Milano
Melegnano, successo per la mostra dedicata alle installazioni radiografiche di Feuei Tola
Al Museo Broggi si è chiusa l'esposizione "In Colonna" dell'artista italo-catalana. Presente anche il regista Francesco Paolo Paladino che ha proiettato il suo film "Monastir"

Feuei Tola e Francesco Paolo Paladino
Melegnano, successo per la mostra dedicata alle installazioni radiografiche di Feuei Tola
Domenica 12 ottobre, al Museo Broggi di Melegnano (nella città metropolitana di Milano), si è conclusa la mostra “In-Colonna, nuove installazioni radiografiche” dell’artista multimediale italo-catalana Feuei Tola. Nel corso della giornata si sono recati in Via Fratelli School 27 numerosi appassionati di arte ed in particolare delle opere di Feuei Tola che hanno voluto scoprire le nuove creazioni dell’artista e scambiare con lei le loro opinioni riguardo ad esse. Annunciando la mostra, Feuei Tola ha voluto precisare che tutti i lavori esposti al Museo Broggi sono inediti e questo ha sicuramente suscitato l’interesse degli appassionati e degli addetti ai lavori. Dialogare con il pubblico, anche con persone che si sono avvicinate da poco al mondo dell’arte, è sempre stata una priorità per Feuei Tola che crede fermamente che l’arte debba essere scoperta dal maggior numero di persone possibile e non solo dagli studiosi. Il finissage (l’evento di chiusura di una mostra in linguaggio tecnico) è stato interessante anche perché Feuei Tola ha voluto proiettare il film "Monastir" alla presenza del regista Francesco Paolo Paladino.
Feuei, sei soddisfatta dall’esito della mostra?
“Sono soddisfatta per diversi aspetti, tutti importanti e indispensabili, come il dialogo e la collaborazione con altri artisti e con il pubblico. E’ venuta molta gente, anche dalla Spagna, dalla Svizzera, dalla Francia, dalla Toscana, dal Piemonte, dall’Emilia Romagna e dalla Sicilia. I melegnanesi sono stati molto presenti e ospitali, come lo sono stati il sindaco Vito Bellomo, il vice sindaco Simone Passerini (che ha assistito al finissage e ci ha ringraziato per aver portato l’arte a Melegnano), Lorenzo Pontiggia, Silvana Palma, l’europarlamentare Mario Mantovani, il consigliere regionale della Lombardia Christian Garavaglia ed il presidente di Ferrovie Nord Pier Antonio Rossetti. E’ stata una delle mie mostre, insieme a quella della Cripta della Ca Granda a Milano, che più ha unito e coinvolto persone di diverse parti d’Europa ed a cui hanno partecipato più artisti. Mi ha dato modo di conoscerli e di confrontarmi con loro. Tutto ciò ricompensa il lavoro, l’impegno e le infinite ore passate in studio. ‘In-Colonna, nuove installazioni radiografiche’ vanta anche grandi collaborazioni artistico-culturali, come quella con il poeta e critico Amedeo Anelli, con l’artista e scrittore Guido Conti (che ha portato il suo ultimo libro ‘Zavattini A-Z’ edito da Electa) e con il trombettista Gianni Satta".
Nel corso della mostra hai voluto mostrare al pubblico il video In-Side. Per quale motivo?
“Perché questo video consente al pubblico di entrare completamente nello spirito della mostra. Mi sento parte integrante delle mie installazioni (con questo termine intendo tante opere singole che insieme ne compongono una sola) e grazie al video anche gli spettatori hanno potuto sperimentare questa emozione di entrare nell’opera, hanno visto come un’opera non sia solo un oggetto fisico da guardare ma come possa diventare un’opera mentale. Al museo Broggi ho mostrato la versione del video che dura circa cinque minuti. Sul mio canale YouTube trovate la versione che dura 50 secondi, basta che scriviate ‘In-Side, dall’opera fisica all’opera mentale’ che è il titolo che ho dato al video. Il mio canale YouTube si intitola semplicemente Feuei Tola e contiene 12 video che invito tutti a guardare perché riguardano i miei eventi alla Cripta della Cà Granda a Milano, al Castello Mediceo a Melegnano ed in altre strutture molto prestigiose”.
Domenica scorsa, al Museo Broggi, hai proiettato il film "Monastir" alla presenza del regista Francesco Paolo Paladino. Per quale motivo?
“Ho conosciuto Francesco Paolo Paladino e mi ha impressionato favorevolmente. Il suo film parla di un operatore cosmico addetto alla pulizia dell’universo. Nello svolgimento del suo lavoro, trova fortuitamente, dispersi tra i cieli di Giove, i resti di un misterioso monastero che aveva ospitato una comunità di suore di clausura votate alla solitudine cosmica. La missione delle religiose una volta raggiunto Giove con i propellenti tradizionali era quella di sostituirli con l’energia delle preghiere. Non voglio dire altro per non spoilerare il film. Ho sempre considerato l’incontro con altri artisti un aspetto fondamentale della mia attività e pure il dibattito con il pubblico che in genere si svolge durante questi incontri. Mi fa piacere constatare ogni volta che il pubblico partecipa numeroso e apprezza l’opportunità di conoscere nuovi artisti e le loro creazioni (che siano film, libri o altre forme d’arte). Domenica scorsa, il pubblico ha mostrato grande interesse per "Monastir" ed ha rivolto parecchie domande al regista che ha risposto in modo esauriente. La serata si è conclusa con un brindisi durante il quale è proseguito il dialogo mio e di Paladino con gli intervenuti. E’ stata una serata bellissima ed emozionante, la mostra non poteva concludersi in modo migliore”.