Milano
"Milano 2025-30. Verso nuove traiettorie urbane": il panel a Italia Direzione Nord
Alla XXVII edizione della kermesse si è parlato anche di cittadinanza attiva, sport di base, casa accessibile e salute mentale nella Milano del futuro

"Milano 2025-30. Verso nuove traiettorie urbane": il panel a Italia Direzione Nord
Alla XXVII Edizione di Italia Direzione Nord, la rassegna di convegni istituzionali ideata da Fabio Massa, promossa e organizzata dalla Fondazione Stelline di Milano tenutasi alla Triennale il 24 novembre, il confronto “Milano 2025-30. Verso nuove traiettorie urbane” ha raccolto tecnici, associazioni, professionisti e rappresentanti del territorio intorno a quattro nodi: sicurezza, salute mentale, sport di base e politiche dell’abitare. Hanno partecipato al panel Carmelo Ferraro, presidente di Mi'Impegno, Carlotta Penati, Presidente dell'Ordine degli Ingegneri, Valentina di Mattei, Presidente dell'Ordine degli Psicologi della Lombardia, Mario Furlan, Presidente di City Angels, Gianni Verga, Past President del Collegio Ingegneri e Architetti, Marco Giachetti, Presidente della Fondazione IRCSS Ca' Granda - Ospedale Maggiore Policlinico, Simone Feder, Educatore psicologo di Casa del Giovane e Team Rogoredo, Pasquale Cioffi, Economista e scrittore, Pierluigi Marzorati, Ingegnere ed ex campione del basket, Roksolana Kaipogora, Presidente Forum Donne Ucraine, Gloria Domenighini, Direttore generale Assimpredil-Ance, Don Luigi Scarlino, Sacerdote in Rozzano, Filippo Grassia, Giornalista sportivo e Agostino Picicco, Giornalista e scrittore.
Carmelo Ferraro, presidente Mi’Impegno, ha aperto il dibattito richiamando la natura partecipativa della rete: “Noi guardiamo e viviamo la città, e vogliamo nuove traiettorie urbane”, presentando lo speaker corner come “spazio di parola e responsabilità”. Ferraro ha concluso richiamando l'obiettivo comune: “Milano può avanzare solo se ognuno fa la sua parte. Innovazione, sport, casa, sicurezza, salute e integrazione non sono compartimenti isolati: sono i capitoli di uno stesso patto urbano”.
LA XXVII EDIZIONE DI ITALIA DIREZIONE NORD: TUTTI GLI INTERVENTI
Sul tema sportivo, Pierluigi Marzorati ha ricordato che “le strutture non bastano: servono persone che presidiano gli impianti”. A lui si è aggiunto Filippo Grassia, che ha richiamato il valore sociale dello sport: “Ogni euro investito ne genera almeno tre, e forse cinque considerando gli effetti sulla salute”, segnalando la mancanza di piscine olimpiche, piste di atletica adeguate e palestre diffuse: “Se vogliamo prevenire l’obesità giovanile, dobbiamo ripartire dai fondamentali”.
Simone Feder, educatore di Casa del Giovane e Team Rogoredo, ha riportato la situazione della periferia sud: “I giovani non accedono ai servizi, bisogna andare noi da loro. Le sostanze costano meno di un pacchetto di caramelle. Chi vive la fragilità non va osservato dall’alto: va accompagnato”.
Sul fronte della sicurezza, Mario Furlan, fondatore dei City Angels, ha segnalato “l’aumento dei malati psichici non trattati, dei minorenni che girano con i coltelli e del fenomeno maranza”, chiedendo “certezza della pena, soprattutto per chi minaccia le donne”.
Il capitolo abitativo è stato introdotto da Gloria Domenighini, che ha identificato nel mercato della casa “la falla sociale più evidente”: “A Milano chi ha redditi medi o bassi non trova alloggi accessibili. Servono equilibrio tra pubblico e privato e co-progettazione vera”.
L’esperienza del nuovo complesso del Policlinico è stata raccontata da Marco Giachetti come modello possibile: “Abbiamo realizzato un ospedale quasi interamente autofinanziato, con migliaia di metri quadri di verde pensile, case per infermieri e famiglie pediatriche, e un’offerta abitativa per chi è troppo ricco per il pubblico e troppo povero per il libero mercato”.
Sul governo urbano, Carlotta Penati ha indicato nel Digital Twin “lo strumento chiave per decisioni basate sui dati”, da affiancare a sensori diffusi e a un linguaggio comune tra istituzioni, tecnici e cittadini. In questa direzione, Gianni Verga ha invitato a non irrigidire la visione urbanistica: “Servono piani euristici, che diano indirizzi e non gabbie. I quartieri popolari devono diventare laboratori di mix funzionali, a costo zero per l’amministrazione”.
Da Rozzano, don Luigi Scarlino ha parlato di “periferia interiore” e di bisogno di figure stabili: “Come il medico condotto abitava la salute della comunità, oggi servirebbero architetti condotti che abitino i quartieri”. Il suo progetto di boxe sociale nasce “dai desideri dei ragazzi, non dalle nostre proiezioni”. Roksolana Kaipogora, presidente del Forum Donne Ucraina, ha ricordato che l’integrazione “non è tecnica ma relazione: riconoscere talenti, creare sicurezza, formare al lavoro e permettere protagonismo civile”.
Il tema della salute mentale è stato approfondito da Valentina Di Mattei, presidente dell’Ordine degli Psicologi Lombardia: “Solitudine, iperlavoro, traffico e inquinamento pesano sulla psiche. Servono psicologi di base, psicologi a scuola e spazi pubblici che favoriscano coesione”.
A chiudere è stato Agostino Picicco, giornalista e scrittore, che ha riportato al centro la gentilezza come pratica quotidiana: “Riconoscere volti e nomi crea fiducia. È un gesto minimo ma è un’infrastruttura della città”.











