"Milano merita", nome conteso in Fi. Le cattiverie "azzurre" di Affari
di Fabio Massa
CATTIVERIA-1/ Quando l'ha visto, è saltato sulla sedia. Perché Enzo Giudice, papà di Sara Giudice, passata alla storia come "la rottamatrice" dell'allora Pdl, oppure "l'anti-Nicole Minetti", si ricorda perfettamente di quel nome: "Milano merita". Era il nome dell'associazione della Giudice, poi uscita dalla politica. Che è ancora registrato. E - adesso - è il nome del comitato civico di Giulio Gallera, che si è inventato (anzi re-inventato) "Milano merita". Facendo sussultare Enzo Giudice, che secondo alcuni avrebbe commentato serafico che è pronto a venderglielo, se per Gallera è così importante. Giulio Gallera, coordinatore cittadino di Forza Italia, in lizza per un posto tra i candidati sindaco del 2016, replica ad Affari: "Macché. Si tratta di un nome comune, come "Roma" o "Milano". Mica si può averne la proprietà. Anche perché c'è un simbolo originale e uno slogan originale: "Milano merita di più". E soprattutto ci sono le idee per rilanciare la città".
CATTIVERIA-2/ C'è chi fa notare che rispetto all'ultimo bilancio la Lega Nord presenterà trecento emendamenti. Fratelli d'Italia oltre duecento. E Forza Italia appena uno. "No, no, non uno - precisa Pietro Tatarella, capogruppo a Palazzo Marino - ma due. E saranno due emendamenti di sostanza. Anche perché l'assestamento di bilancio riguarda un mese solo, dicembre. Che utilità ha fare centinaia di emendamenti? Abbiamo preferito farne due, che dovrebbero passare, e che rappresentano due segnali positivi. Il primo è un emendamento che destina 50mila euro per gli straordinari della polizia locale impegnata negli sgomberi. Il secondo invece stanzia 20mila euro per risistemare il canile dopo l'esondazione del Seveso".
@FabioAMassa