Milano
Milano, Bonelli (AVS) avverte Sala: "Se la priorità è vendere San Siro, voteremo contro"
Il leader di Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli verso il consiglio comunale di oggi: "Non serve modernizzazione a colpi di grattacieli, ma una svolta ambientale e sociale. E se la priorità è vendere San Siro, voteremo contro"

Angelo Bonelli, leader di Alleanza Verdi e Sinistra verso il consiglio comunale di oggi in piena bufera urbanistica: "È necessaria una svolta in netta discontinuità: il punto oggi non è quello della modernità. Anche noi siamo consapevoli che serve una modernizzazione delle città, ma che metta al centro la questione ambientale e sociale". L'avviso: voto contrario se la vendita di San Siro è prioritaria
Milano, Bonelli avverte Sala: "Se la priorità è vendere San Siro, voteremo contro"
"Se il sindaco Sala e la sua maggioranza riterranno che la priorità per Milano è la vendita dello stadio di San Siro, noi voteremo contro". Il leader di Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli, intervistato da Radio Anch'io su Rai Radio Uno avverte il sindaco Beppe Sala in vista della seduta di consiglio di oggi. Bonelli inizia il suo ragionamento con una prospettiva più ampia: "È necessaria una svolta in netta discontinuità: il punto oggi non è quello della modernità". "Anche noi siamo consapevoli che serve una modernizzazione delle città, ma che metta al centro la questione ambientale e sociale".
Bonelli ha quindi attaccato il modello di sviluppo adottato a Milano: "Se in una città il tema è far crescere dove non c'era nulla – parafrasando la famosa canzone di Celentano – per poi far nascere dei grattacieli, allora siamo di fronte a un problema che abbiamo sempre posto a Beppe Sala con chiarezza, senza infingimenti".
Bonelli: "La priorità non è certamente la vendita di San Siro"
Tra i temi centrali, dunque, anche il futuro dello stadio Meazza: "La priorità non è certamente la vendita dello stadio di San Siro per demolirlo e costruire un'operazione immobiliare che snatura ulteriormente l'identità urbana", ha detto Bonelli. "Noi siamo contrari a questa ipotesi: il Meazza è un monumento dello sport e fa parte della storia del calcio. Non è un caso che tanti calciatori, tra cui Gianni Rivera, abbiano firmato un documento per tutelarlo".
E ancora: "Non penso che questa sia la priorità per Milano. La vera priorità è la riqualificazione delle periferie. Non è accettabile che l'attenzione si concentri sulla costruzione di nuovi edifici dove poi le case costano 20.000 euro al metro quadro. Questo genera una bolla immobiliare e spinge via i ceti popolari, rendendo la città inaccessibile".
"450 cantieri bloccati, 4.500 famiglie coinvolte"
Alla domanda sui 450 cantieri paralizzati e i 1.600 appartamenti che coinvolgono oltre 4.500 persone lasciate senza casa, Bonelli è stato netto: "La politica deve farsi carico di una situazione del genere. Ma il messaggio è chiaro: l'urbanistica deve rispettare le regole. Non è possibile realizzare grattacieli con una semplice dichiarazione di inizio attività. Serve legalità e trasparenza". Sulla magistratura: "Io non sono tra quelli che demonizzano la magistratura: la magistratura faccia chiarezza. Sono convinto che per Sala sarà un'occasione per dimostrare la correttezza del suo operato. Ma una cosa è certa: se l'urbanistica di Milano deve proseguire come ha fatto finora, noi non ci saremo". E conclude con un annuncio politico: "Sarò ancora più netto: se il sindaco Sala e la sua maggioranza riterranno che la priorità per Milano è la vendita dello stadio di San Siro, noi voteremo contro".
Monguzzi: "Il patto Sala-Pd? San Siro e obbedienza"
Posizione sulla quale pare già allineato Carlo Monguzzi, storico consigliere verde a Palazzo Marino: "L'unica cosa che interessa è vendere San Siro. Del disastro dell'urbanistica nessuno più parla. Tancredi si dimette per evitare gli arresti. Assolutamente niente di nuovo. Il 'cambio di passo' e la 'discontinuità' senza obiettivi precisi sono solo una presa in giro. Io continuo a chiedere che sia fatta chiarezza e autocritica e che si faccia il contrario di quello che si è fatto finora. E nuovi assessori che facciano il contrario di quello fatto finora".
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