Milano, Bottero: "Casa tema fondamentale alle prossime elezioni. Ma serve una prospettiva nazionale" - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 19:03

Milano, Bottero: "Casa tema fondamentale alle prossime elezioni. Ma serve una prospettiva nazionale"

L'assessore alla Casa della Giunta Sala: "C'è un piano nazionale da 650 milioni di euro ma solo a Milano servono miliardi. La città non è affatto al collasso. Il rimpasto? Non seguo queste cose". L'intervista

di Fabio Massa

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Milano, Bottero: "Casa tema fondamentale alle prossime elezioni. Ma serve una prospettiva nazionale"

Troppo care, troppo piccole. Milano che esclude. Il tema della casa continua ad essere prioritario in città. Ne abbiamo parlato con l'assessore alla Casa Fabio Bottero, in una intervista anticipata sull'ultimo numero di Frontale e qui proposta nella sua versione integrale.

Bottero ha preso il posto di Guido Bardelli, l'assessore dimessosi all'inizio dell'anno per la pubblicazione di alcune intercettazioni (senza neppure essere coinvolto nelle inchieste). "Che situazione ho ereditato? Ho trovato un lavoro veramente di spessore, impostato bene, che va nella direzione giusta. Ho trovato tanti progetti avviati, tanti in fase di attuazione, i cui effetti si vedranno dal prossimo anno: a partire da moltissime nuove case a disposizione riqualificate". Però intanto l'allarme casa cara continua. "Sono convinto che sarà uno dei temi determinanti anche per le prossime elezioni. Voglio essere chiaro. Sul tema della casa non si può operare solo in senso 'locale' ma abbiamo bisogno di una copertura nazionale".

Il problema è che Milano ha chiesto molti fondi. Che non ci sono. "Esatto: parliamo di 65mila alloggi tra Aler e MM. Il piano casa nazionale è sui 650 milioni. E invece a noi servono letteralmente miliardi, e solo per Milano. Occorre metterci più fondi a livello nazionale, questo è certo. Così non basta". E la narrazione di Milano città esclusiva, dove niente va bene? "Dipingere un clima così, un contesto così negativo mi pare assurdo. Poi sono consapevole che emergono continuamente nuove fragilità". Ultima riflessione in tema urbanistico sulle cosiddette edificazioni miste. Un po' di edilizia privata, un po' di edilizia residenziale calmierata e un po' di edilizia popolare. "Sono assolutamente d'accordo, perché bisogna creare un mix. Poi se è un grattacielo o una palazzina dipende dal contesto. E' una logica alla quale crediamo molto e che sta portando avanti con determinazione l'assessore Emmanuel Conte".

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Allargando lo sguardo Bottero, da ex sindaco, al clima cittadino guarda con duplice sguardo: da amministratore che oggi vive Milano dall’interno, e da esterno che fino a pochi mesi fa la guardava da fuori. Ed è proprio questo cambio di prospettiva che gli ha confermato quanto spesso il dibattito pubblico sia distorto. “Da fuori vedevo un racconto che non mi convinceva e adesso, entrando nel dettaglio delle cose, mi si è rafforzata l’idea che Milano non sia quel luogo depresso o al collasso che qualcuno descrive. Anzi: vedo una città che lavora, una macchina fatta di Comune, terzo settore, operatori, che porta avanti un’enorme mole di interventi. Non possiamo accontentarci, questo è certo, e le fragilità emergono continuamente: ma non vedo quel contesto negativo che spesso si dipinge”.

Il passaggio da sindaco a assessore, racconta, lo ha aiutato proprio a leggere meglio questa complessità. “È un’esperienza completamente diversa. A Trezzano dovevo tenere insieme tutto, spesso senza poter approfondire come avrei voluto. Qui invece posso entrare nel merito, studiare, lavorare sulle soluzioni. Tutta la mia esperienza di amministratore locale mi è servita tantissimo: molti problemi, in piccolo, li avevo già affrontati. Il tema casa, poi, l’avevo seguito da vicino. Oggi posso portare un contributo più forte e mirato”.

E il rimpasto? Il tema non sembra appassionarlo: “Non seguo queste cose. Ho ricevuto un mandato preciso dal sindaco e il mio compito è portare risultati. Tutto il resto appartiene a un altro livello decisionale. L’obiettivo è far funzionare Milano adesso, e preparare il terreno per gli anni che verranno”. Che cosa farà dopo il 2027 Fabio Bottero? "Ho molti progetti lavorativi, ma per adesso tengo la testa alta per vedere dove andare e bassissima per cercare di pedalare più forte".

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