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Ultimo aggiornamento: 14:50

Milano, si fermano nuovamente le consegne a domicilio di Esselunga

La ragione è uno sciopero indetto dai dipendenti dei tre servizi di corrieri a cui il supermercato appalta le consegne

di Roberto Servio

Milano, ferme le consegne a domicilio di Esselunga

Domenica mattina i lavoratori delle tre aziende che svolgono il servizio in appalto per la catena di supermercati della famiglia Caprotti – Brivio & Viganò, Deliverit e Cap Delivery – hanno deciso di fermarsi. Sono scattati due presidi sindacali nei magazzini di Settimo Milanese (base principalmente di Brivio & Viganò) e di San Giuliano (quartiere generale di Deliverit), mentre le sigle di categoria - Filt Cgil, Fit Cisl e UilTrasporti - hanno proclamato ufficialmente lo sciopero. Il primo effetto è stato il blocco delle consegne a domicilio: ai clienti che avevano fatto la spesa online è arrivato un messaggio da parte di Esselunga che informava dell'indisponibilità del servizio, aggiungendo anche un buono di 10 euro per scusarsi per il disagio.

Ruggiero (CGIL): "Dalle aziende proposte superate"

Ma perché questa nuova protesta? A spiegarlo al "Corriere" è Guglielmo Ruggiero, segretario della Filt Cgil di Milano: «L’accordo a livello nazionale il 31 luglio ha riconosciuto un’indennità di 2 euro e ha rinviato ad accordi territoriali entro il 20 settembre. Quindi le aziende avrebbero dovuto discutere su un ulteriore riconoscimento economico per le mansioni non previste dal contratto», ovvero la consegna della spesa al piano del cliente. La trattativa, però, per le parti sociali, non è andata a buon fine: «Le aziende ci hanno riproposto bozze superate – prosegue Ruggiero – noi abbiamo chiesto alla prefettura di intervenire come garante super partes del confronto, ma nell’attesa il 22 è scattata l’agitazione e domenica mattina, spontaneamente, è scattato lo sciopero».

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