Milano
Milano, il Comune vieta il Botellon ma gli organizzatori non ci stanno: "Il 17 ottobre tutti in piazza Leonardo da Vinci"
E' rottura tra il Comune di Milano e gli organizzatori dell'evento, che sui social denunciano: "Vincoli insostenibili, mobilitiamoci"

Milano, il Comune vieta il Botellon ma gli organizzatori non ci stanno: "Il 17 ottobre tutti in piazza Leonardo da Vinci"
Nato in Spagna come semplice occasione di ritrovo per gli universitari alla fine della settimana, il Botellon si è diffuso in tutta Europa in concomitanza con l'esplosione del progetto Erasmus. Gli ingredienti per la serata sono molto semplici: una luogo di ritrovo fisso e tutto il resto lasciato all'autogestione, all'improvvisazione. A Milano, dopo anni di modello "tradizionale", nel 2023 è divenuto un vero e proprio dj-set, un appuntamento quasi "istituzionale" con tanto di patrocinio del Comune, espandendosi oltre alla storica location di Piazza Leonardo da Vinci anche nell'EX Macello di Viale Molise e nell'Anfiteatro del Parco Martesana. In questi ultimi mesi, però, il rapporto fra il Comune e i gli organizzatori dell'evento sembra essersi deteriorato, tanto da portare all'imposizione da parte dell'amministrazione di un "coprifuoco" a mezzanotte per la serata di venerdì 10 ottobre e del totale divieto per quella della settimana successiva.
L'organizzazione all'attacco: "Mobilitarsi a difesa degli spazi di aggregazione"
La mancata autorizzazione dell'utilizzo di Piazza Leonardo per quello che sarebbe stato l'ultimo appuntamento della "stagione" è stata comunicata dagli stessi promotori sulla pagina Instagram ufficiale di Botellon Milano. I quali, nello stesso post, si sono tolti alcuni sassolini dalle scarpe nei confronti del Comune di Milano: "Ogni anno spuntano nuovi ostacoli burocratici, spese enormi per ottenere i premessi, restrizioni e tagli agli orari. (...) Vincoli che rendono insostenibile il Botellon rischiano di snaturarne l'anima". I promotori hanno anche annunciato che violeranno deliberatamente il divieto del Comune e hanno dato appuntamento a tutti per il 17 ottobre in Piazza Leonardo, motivando così la ragione di questo scontro con l'amministrazione: "In questa città gli spazi culturali e di aggregazione vengono ristretti, vietati e anche chiusi. (...) Se non ci facciamo sentire adesso, questi spazi e queste occasioni si ridurranno fino a scomparire. E' necessario mobilitarsi".
FdI: "Spregio dell'autorità pubblica. Inaccettabile sfidare le istituzioni"
La polemica si è fatta anche di natura politica con l'intervento sulla vicenda del consigliere comunale Marco Cagnolati, il quale ha parlato di "violazione delle disposizioni comunali (...) in aperto spregio dell’autorità pubblica", prefigurando "una manifestazione abusiva che potrebbe richiamare centinaia di persone, con conseguenti rischi concreti per la sicurezza, il decoro e la quiete pubblica". "È inaccettabile - ha detto l'esponente di Fratelli d'Italia - che, dopo le sanzioni già comminate e la revoca dell’autorizzazione, si continui a sfidare apertamente le istituzioni e a promuovere pubblicamente un evento privo di ogni titolo autorizzativo, con potenziali conseguenze gravissime per la sicurezza collettiva".











