Milano
Milano, il Pd detta l'agenda delle priorità per i prossimi diciotto mesi
Casa, mobilità, sociale e ambiente: le priorità del Pd milanese a un anno e mezzo delle elezioni. L'obiettivo: dare risposte immediate e concrete alle domande che arrivano da quartieri. SCARICA IL DOCUMENTO

"Diciotto mesi per la città". Il Partito Democratico metropolitano presenta il piano per l'ultimo anno e mezzo dell’amministrazione guidata da Beppe Sala. Un’agenda che punta su casa, mobilità, verde, lavoro e inclusione sociale. Tra le proposte: un piano straordinario per l’edilizia residenziale pubblica, nuove linee di trasporto sostenibile, progetti per spazi urbani e scolastici, rafforzamento dell’accoglienza e della rete sociale. Obiettivo: garantire il “diritto alla città” e migliorare la qualità della vita dei milanesi
Milano, il Pd detta l'agenda delle priorità per i prossimi diciotto mesi
"Diciotto mesi per la città". Il Pd metropolitano di Milano ha messo a punto un piano che riunisce le iniziative del gruppo consiliare e gli interventi della Giunta, con l’obiettivo di tradurre in azioni concrete il “diritto alla città”. Questo quando mancano diciotto mesi al termine del mandato dell'attuale amministrazione guidata da Giuseppe Sala ed alle nuove elezioni amministrative. Quello di "diritto alla città" è un concetto che abbraccia tutte le generazioni e si declina in casa, mobilità, sociale, partecipazione, ambiente e cura degli spazi pubblici. SCARICA IL DOCUMENTO INTEGRALE
Casa, priorità dell’agenda del Pd milanese
La questione abitativa è indicata come emergenza principale. Il partito propone una regia pubblica del Piano Straordinario per la Casa Accessibile e un rafforzamento dell’edilizia residenziale sociale. Con il progetto “Zero Sfitti”, già avviato, entro il 2025 saranno disponibili oltre 700 alloggi, mentre altri 1.000 verranno recuperati nel 2026.
Ambiente e clima: più verde e meno consumi
Sul fronte ambientale il piano prevede la compensazione carbonica per ogni grande intervento edilizio, l’efficientamento energetico degli edifici comunali e nuove misure per aumentare il verde profondo, ridurre le isole di calore e promuovere interventi di depavimentazione.
Mobilità sostenibile: la M6 e la Metrotranvia Nord
Tre i progetti chiave: la nuova linea metropolitana M6, la Metrotranvia Nord tra Niguarda e Cascina Gobba e le “Strade Blu”, ovvero arterie municipali ridisegnate con criteri di sicurezza, accessibilità e sostenibilità. L’obiettivo è rendere gli spostamenti più efficienti, riducendo al tempo stesso l’impatto ambientale.
Sono cinquanta gli interventi previsti per migliorare la vivibilità dei quartieri: 9 progetti di arredo urbano scelti dai Municipi, 9 nuove aree gioco, 22 strade scolastiche e 9 piazze tattiche. Con il progetto “Milano Attiva” sono state raccolte anche oltre 40 proposte direttamente dai cittadini, trasformate in iniziative reali per i territori.
Il Pd Milano su lavoro e diritti: il tema del salario minimo comunale
Il Pd rilancia il tema del salario minimo comunale, sulla scia dell’esperienza di Genova, per garantire condizioni più giuste e contrastare lo sfruttamento. Una misura che, nelle intenzioni, integra le politiche nazionali e colloca Milano in prima linea nella battaglia per i diritti.
Sicurezza, educazione e cultura
Il progetto “Vigili vicini ai cittadini” prevede la presenza quotidiana di 216 agenti dislocati nei Municipi, con compiti di sorveglianza e presidio davanti a scuole e mercati. A ciò si aggiungono 156 agenti di pronto intervento e 60 unità operative, per rafforzare il controllo su trasporti, abusivismo, cantieri e ambiente.
Il progetto “Spazi06” estende a tutti i Municipi l’esperienza del Parco Trotter, con luoghi educativi e culturali per bambini e famiglie. Parallelamente, “WeMi Scuola” rafforza la collaborazione tra scuole e servizi sociali: otto istituti coinvolti, due centri di formazione e 15 sportelli dedicati.
Accoglienza, cura e sociale: la ricetta del Pd milanese
Il piano prevede 15mila accessi annui al Milano Welcome Center, il potenziamento delle scuole di italiano, percorsi di inserimento lavorativo e l’espansione dell’accoglienza diffusa, per superare il modello dei grandi centri. La proposta punta a una revisione dell’assistenza domiciliare per anziani, minori e persone con disabilità, con un investimento di 16 milioni di euro l’anno. Previsto anche un piano contro la solitudine per garantire ascolto e accompagnamento a chi è più fragile.
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