Milano, inchiesta urbanistica: coinvolto anche il city manager di Sala. Al via il Riesame per Tancredi - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 10:20

Milano, inchiesta urbanistica: coinvolto anche il city manager di Sala. Al via il Riesame per Tancredi

Secondo i pm, Malangone e Tancredi avrebbero influenzato per anni uffici comunali e commissione Paesaggio. L’ex assessore: «Voglio chiarire»

di Giorgio d'Enrico

Nell’inchiesta urbanistica che scuote Palazzo Marino, entra anche il city manager di Beppe Sala, Christian Malangone. La Procura ipotizza un ruolo attivo insieme all’ex assessore Pierfrancesco Tancredi nel condizionare uffici e commissione Paesaggio. Oggi, giovedì 14 agosto, l’udienza davanti al Tribunale del Riesame per discutere le misure cautelari.

Milano, inchiesta urbanistica: coinvolto anche il city manager di Sala. Al via il Riesame per Tancredi

L’indagine sull’urbanistica milanese si allarga e raggiunge anche Christian Malangone, city manager del sindaco Beppe Sala. Secondo la Procura, Malangone e l’ex assessore Pierfrancesco Tancredi si sarebbero «spesi attivamente per anni» per influenzare le decisioni sia degli uffici comunali competenti, sia della commissione Paesaggio. Gli inquirenti ritengono che la loro presenza possa mettere a rischio la conservazione delle prove.

Chi è Christian Malangone, il city manager vicino a Sala

Figura di spicco nella macchina amministrativa milanese, Christian Malangone è l’attuale segretario generale di Palazzo Marino e ricopre anche il ruolo di city manager. Il legame con Beppe Sala è di lunga data: i due hanno iniziato a collaborare già ai tempi di Expo 2015, quando Sala era commissario dell’evento. Pur non risultando formalmente indagato, il suo nome emerge nelle carte dell’inchiesta urbanistica, in particolare in alcune conversazioni di gruppo con l’ex assessore Giancarlo Tancredi e l’imprenditore Manfredi Catella. Secondo la Procura, questi contatti delineerebbero un quadro preoccupante di rapporti e influenze nelle decisioni pubbliche. Nonostante ciò, a Malangone non è stato sequestrato il telefono e il gip non ha ravvisato rischi immediati di inquinamento probatorio.

Il ruolo dell’ex assessore Tancredi

Pierfrancesco Tancredi, già assessore con delega all’urbanistica, è al centro delle contestazioni. Gli investigatori ipotizzano che avesse un peso diretto nelle scelte urbanistiche strategiche, condizionando iter e valutazioni tecniche. Per i pm, il legame con Malangone avrebbe creato una rete di influenza difficilmente contrastabile all’interno della macchina comunale.

La linea difensiva di Tancredi: «Voglio solo chiarire»

Tancredi, attraverso i suoi legali, ha ribadito di voler affrontare l’udienza con «molta voglia di chiarire» e l’obiettivo di «tornare a fare il funzionario». La difesa contesta l’ipotesi di condizionamento e punta a dimostrare la correttezza degli atti amministrativi svolti.

Via all’udienza al Riesame

Il Tribunale del Riesame è chiamato giovedì 14 agosto a valutare le misure cautelari richieste dalla Procura. La decisione potrebbe incidere non solo sulla posizione di Tancredi, ma anche sul futuro assetto dirigenziale di Palazzo Marino, già scosso dal coinvolgimento di una figura di vertice come il city manager.

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