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Milano
Milano, la Fede questa sconosciuta. Scola: "Dobbiamo puntare sui laici"
Angelo Scola

di Fabio Massa

Domenica il cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano, ha visitato - come ha sottolineato il parroco - "l'ultima parrocchia della Diocesi, quella di Zibido San Giacomo". Ultima perché tra le più piccole, ed ultima in senso geografico, considerato che Binasco, che pure è in provincia di Milano, per l'azzonamento ecclesiastico è sotto la diocesi di Pavia. Lontano dai riflettori, Scola si è lasciato andare ad una riflessione amara sulla vocazione a Milano. "Abbiamo ordinato solo dodici sacerdoti - ha detto Scola - Di questi, tre sono religiosi. Quindi dobbiamo puntare sui laici". Anche perché, ha spiegato ancora Scola, "per la prima volta non possiamo coprire il fabbisogno dell'intera diocesi".

IL DECLINO - Solo 12 nuovi sacerdoti, di cui 9 "utilizzabili" nelle parrocchie è un numero tremendo. Bassissimo. L'anno scorso furono 26. Il 13 giugno 2015 ne ordinò 17. Nel 2014 furono 25. Andando indietro negli anni si vede che si è toccato, dal 2009 ad oggi, il punto più basso in assoluto. Nei primi nove anni del secolo sono stati complessivamente 226 i nuovi sacerdoti. Negli anni novanta 299, negli anni ottanta 294, negli anni settanta 366, negli anni sessanta 436 e negli anni cinquanta 441. Il punto più alto a livello di ordinazioni la diocesi di Milano lo toccò dal 1940 al 1949: un totale di 601 nuovi preti.

CORRERE AI RIPARI - Angelo Scola, dall'altare, allarga le braccia: "Se non ci sono nuovi preti non ci posso fare niente - dice ai fedeli - Tuttavia dobbiamo andare sempre di più nell'ottica di organizzazioni comuni, a livello di decanato". E coinvolgimento dei laici. Tanti laici. "Si lascino educare", esorta Scola. Anche sulla questione dei costi, pare una vera e propria innovazione la nascita del GAD, una sorta di centrale unica degli acquisti per le varie parrocchie. "L’unione fa la forza. Anche all’ombra dei campanili. La Diocesi di Milano punta alla creazione di una centrale unica di acquisti per tutte le 1108 parrocchie ambrosiane, le scuole e gli enti a vario titolo collegati alla Chiesa ambrosiana. Obiettivo: semplificare, migliorare l’efficienza e anche, perché no, risparmiare. Il progetto si chiama GAD, sigla che sta per Gruppo Acquisti Diocesi di Milano", recita il comunicato ufficiale. In tempi di magra, ogni razionalizzazione fa brodo.

fabio.massa@affaritaliani.it

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