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Milano, mazzette nella ristorazione: gli arrestati non rispondono al gip

Milano, mazzette nella ristorazione: gli arrestati non rispondono al gip

Hanno scelto di non rispondere al gip Tiziana Gueli Massimo Manco, responsabile dell'Area servizi generali e sociali del Comune di Cornaredo e Carmelo Sparacino, dipendente della Fabbrica Food, finiti in carcere con le accuse di corruzione e turbativa d'asta per aver pilotato una serie di appalti sull'affidamento dei servizi di ristorazione collettiva in scuole e istituti per anziani e di pulizie in uffici pubblici in diversi comuni dell'hinterland milanese e lombardi.

Mazzette nella ristorazione: continuano le indagini della guardia di finanza

Si e' invece difesa rispondendo alle domande del giudice, Antonietta Monteleone, commissario in alcune delle undici gare finite al centro dell'ordinanza di custodia cautelare. Gli altri otto indagati, tra cui William e Massimiliano Fabbro, a capo dell'omonima societa' che si occupa di servizi di ristorazione, messi dal giudice agli arresti domiciliari si sottoporranno all'interrogatorio di garanzia nei prossimi giorni. Nel frattempo continuano le indagini del primo nucleo metropolitano della Guardia di Finanza su un'ulteriore decina di contratti di fornitura di servizi ritenuti sospetti.

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