Milano
Milano Merita, Gallera lancia il confronto tra moderati e riformisti: “Cerchiamo sintonie sul futuro della città”
Il 19 giugno allo stesso tavolo per parlare di talenti e opportunità esponenti di Forza Italia, l'assessore Riva, il consigliere di Azione Nahum. Gallera: "Vogliamo capire se parliamo la stessa lingua sul futuro di Milano". L'intervista

Milano Merita, Gallera lancia il confronto tra moderati e riformisti: “Cerchiamo sintonie sul futuro della città”
Allo stesso tavolo per parlare di Milano e di talenti ed opportunità da realizzare esponenti di Forza Italia come Giulio Gallera, Luca Bernardo, Alessandro De Chirico e Luca Campiotti, l'assessore milanese Martina Riva, il consigliere comunale di Azione Daniele Nahum, il riformista Sergio Scalpelli, il presidente de "La Fabrichetta" Pier Vito Antoniazzi. Un incontro programmaticamente trasversale, quello promosso da Milano Merita per giovedì 19 giugno: appuntamento alle 18 nella sala Vitman dell'acquario civico di viale Gadio, a Milano. Ne abbiamo parlato proprio con Gallera, che con il suo comitato civico Milano Merita da oltre un decennio mette a dialogo le forze liberali e moderate cittadine. "Mancano due anni alle elezioni comunali e pensiamo che bisogna partire dai programmi per capire se esistono sintonie ed assonanze sulla visione della città e su come concretizzarle. Non è il momento per costruire un'area comune. Ma per capire se si parla la stessa lingua, sì". L'intervista.
Gallera, una platea di relatori davvero trasversale per parlare di Milano, talenti e opportunità.
E' questo lo sforzo che stiamo cercando di compiere. Mancano due anni alle elezioni ed in entrambi gli schieramenti è già partito il totonomi. Noi pensiamo che bisogna partire dai programmi e capire se esistono sintonie ed assonanze sulla visione di città e su come concretizzare tale visione. Quello che sta succedendo a Milano lo vediamo tutti: c'è un sindaco con una personalità anche forte, apprezzato per la sua storia pregressa, ma di fatto paralizzato nel percorso di sviluppo e miglioramento della città perchè ha una maggioranza con idee opposte alle sue. C'è bisogno di capire quali forze hanno una comunanza di idee per lo sviluppo della città. La mia idea è proprio quella di aprirsi al confronto con una pluralità di persone che rappresentano il mondo dei moderati, dei riformisti, dei civici. Un confronto sui contenuti, senza alcun tipo di impegno: non è il momento di costruire un'area comune ma di capire se si parla la stessa lingua. E magari parlando si scopre che la pensiamo allo stesso modo...
Quali sono i talenti e le opportunità di cui Milano ha bisogno?
Pensando alla storia della città, quanti sono coloro che in passato hanno trovato fortuna partendo da zero. Milano è sempre stata la città in cui costruire il proprio futuro, contribuendo alla sua crescita dinamica. Oggi invece l'attuale amministrazione non sembra avere questo obiettivo: ci sono imposizioni ideologiche che ostacolano la crescita e lo sviluppo dei talenti. E' così nella battaglia contro l'uso dell'auto privata, o con il mantra del no al consumo di suolo, che ha avuto come conseguenza anche lo stop all'edilizia convenzionata. E così chi arriva oggi a Milano non riesce a trovare un alloggio. La maggioranza del no ha fatto arretrare la città. Su questo vogliamo dialogare anche con persone che appartengono a schieramenti diversi rispetto a Forza Italia, come Riva o Nahum.
Dall'esito dei referendum giunge qualche spunto al dibattito?
L'esito del referendum ha visto bocciato proprio un certo approccio ideologico e di retroguardia, anche sul fronte del lavoro, con tutele che non tutelano nessuno, se i datori non possono assumere. E in termini di affluenza Milano ha comunque avuto dati inferiori rispetto ad altre grandi città.
Tajani ha rilanciato lo ius scholae, ma Salvini non è sembrato entusiasta...
Temi come lo ius scholae potranno trovare attuazione se Forza Italia potrà tornare a contare sulla forza di un consenso più ampio. E Milano rappresenta una grande occasione per portare avanti questo obiettivo.
In che modo?
Parlando di Comunali, qui c'è il tessuto connettivo ideale che potrebbe portare riformisti e moderati ad essere una forza trainante, tanto nella stesura del programma quanto nella scelta del nome del candidato. Milano è una città che viene da una grande tradizione socialista, qui Berlusconi prendeva tantissimi voti e lo stesso Renzi otteneva grandi consensi. Possiamo tornare ad essere un punto di riferimento, la grande scommessa è riportare i moderati ad essere la prima forza del centrodestra. Anche a livello nazionale.
