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Milano, nutrie uccise con il gas: interrogazione alla Camera
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Milano, nutrie uccise con il gas: interrogazione alla Camera

Nutrie di Milano soppresse anche con il gas: il caso giunge alla Camera con una interrogazione della deputata Cinque Stelle Arianna Spessotto al ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani. Diverse le misure messe in campo dal Comune di Milano per arginare i problemi causati dagli animali, 'accusati' di sporcare, scavare cunicoli e mangiare fiori sulle tombe del cimitero di Lambrate. Non solo gabbie e trappole ma, secondo quanto riferito da alcune associazioni animaliste cittadine, anche "la loro soppressione con il gas". Le catture dovevano concludersi inizialmente entro dicembre del 2020, ma sono state poi prorogate fino alla fine di marzo 2021. Facendosi portavoce della tesi sostenuta dagli animalisti, Spessotto ieri ha sottolineato che l'uccisione "non necessaria" delle nutrie, "per la quale sono stati spesi 20 mila euro di fondi pubblici", potrebbe addirittura essere punibile "secondo l'articolo 544-bis del codice penale", il quale prevede dai quattro mesi ai due anni di reclusione per chiunque uccide un animale "per crudelta' o senza necessita'".

Inoltre, per la pentastellata, "l'amministrazione comunale si sarebbe richiamata impropriamente al piano di eradicazione regionale", intervenendo al di fuori delle premesse che lo giustificano, "quali danni a colture, argini o specie di volatili da proteggere. Tra l'altro- sottolinea Spessotto- il proliferare della nutria e' un fenomeno riconducibile all'uomo, che l'ha prelevata dal suo territorio di origine per motivi economici, allevandola anche qui in Italia per farci delle pellicce". Insomma, la grillina chiede a Cingolani se il governo sia a conoscenza dei fatti illustrati e se ritenga opportuno "stabilire criteri e regole nazionali piu' rispettosi per gli animali", invitandolo anche a vietare "atti crudeli motivati da interventi di tutela di qualsiasi natura".

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