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Milano
Milano-Torino, la "guerra dei Saloni del libro" infiamma l'estate

Salone del Libro a Milano, Torino passa al contrattacco, decisa a rilanciare il proprio Salone internazionale del Libro e a non "soccombere" alla scelta dell'Associazione italiana editori di realizzare un nuovo e concorrenziale evento nel capoluogo milanese. Negli ultimi sette giorni, si sono registrati due segnali importanti: in primis la nomina dell'ex ministro Massimo Bray a presidente in pectore della Fondazione del libro, quindi lo sprone del premio Nobel Dario Fo a resistere a quello che ha definito "un atto di pirateria" da parte di Milano. Ora, è stata lanciata online la petizione "SalvaSalTo", che conta già 12.500 sostenitori. Elisabetta Sgarbi, direttore editoriale de La Nave di Teseo, avverte: "Fare due saloni in contemporanea o quasi a Milano e Torino, e spaccare l’Aie, e dividere in due fronti gli autori, mi pare quanto di meno auspicabile".

Ma Milano è pronta a far partire la propria macchina a partire da settembre, con la sua fiera nei padiglioni di Rho ed un Fuorisalone ad hoc. Il ministro Dario Franceschini, inizialmente più vicino a Torino, tace. E si parla di un possibile summit tra la fine di agosto e gli inizi di settembre.

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