"In piedi sui banchi di scuola": la seconda edizione di YAWP Festival a Milano - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 18:28

"In piedi sui banchi di scuola": la seconda edizione di YAWP Festival a Milano

A fine ottobre torna YAWP Festival. In piedi sui banchi di scuola, seconda edizione del festival promosso e organizzato da Fondazione Francesco Morelli, dedicato a riflessioni sull’educazione

di Roberto Servio

Milano, tutto pronto per la seconda edizione di YAWP Festival

Si terrà venerdì 31 ottobre e sabato 1° novembre, a BASE Milano, la seconda edizione di "YAWP Festival. In piedi sui banchi di scuola", promosso e organizzato da Fondazione Francesco Morelli, con la direzione artistica di Benedetta Marietti e il patrocinio del Comune di Milano, dedicato al tema dell’educazione, alla sua evoluzione e al suo ruolo nella società. Il Festival ha il sostegno di Intesa Sanpaolo; special partner Fastweb Digital Academy. Nato nel 2024 e ispirato dalla domanda: è possibile influenzare il dibattito pubblico su un argomento così importante? YAWP Festival torna con la convinzione che pensare a Scuola e Università sia urgente e sia necessario farlo attraverso un dibattito approfondito e pubblico. Questa edizione propone di aprire lo sguardo all’altrove, reale o metaforico, da dove può nascere una idea di scuola innovativa: fuori dalle aule, fuori dagli schemi. Con questo obiettivo professionisti, istituzioni, soggetti sociali, ma anche scrittori, scienziati, giornalisti che si occupano di innovazione in campo pedagogico porteranno, da prospettive diverse, una riflessione sulle sfide che le istituzioni educative affrontano nel nostro tempo e sui modelli formativi possibili per superarle.

Una seconda edizione sempre nel segno di Francesco Morelli 

Fondazione Francesco Morelli è nata per volontà di Francesco Morelli (1943-2017), visionario e innovativo imprenditore culturale che ha rivoluzionato la didattica e l’approccio all’insegnamento delle professioni creative, e che nel 1966 ha ideato e fondato IED − Istituto Europeo di Design. Dalla sua scomparsa la Fondazione è attiva e lavora per contribuire alla diffusione di una cultura del design, della scienza, dell’arte, della creatività e dell’innovazione. Attraverso borse di studio (insieme a IED e Accademia di Como "Aldo Galli"), Grant e programmi di supporto all’imprenditorialità nelle discipline creative dedicati ai giovani designer, la Fondazione sostiene la crescita inclusiva e la valorizzazione dell’etica nel design. Laboratori ed eventi completano un ecosistema di opportunità che offre ai giovani di tutto il mondo strumenti di formazione, ispirazione e confronto, portando il design oltre i confini dell’aula. È in questo solco che nel 2024 la Fondazione ha creato YAWP Festival, un’occasione pubblica di condivisione di modelli possibili di pedagogia innovativa per la scuola contemporanea nella città in cui Morelli ha vissuto e lavorato. 

Fondazione Morelli: "Il Festival come spazio di ricerca e confronto su presente e futuro dell’educazione"

Oltre al programma di incontri, dialoghi e lezioni, YAWP Festival propone anche un palinsesto di Workshop aperti a studenti e insegnanti sulla scrittura autobiografica, sulla comunicazione di contenuti complessi attraverso i social media, sull’impiego dell’intelligenza artificiale per migliorare l’usabilità dei prodotti e dei servizi digitali, sulle tecniche di insegnamento per persone cieche e ipovedenti e, infine, sulla cultura del movimento del corpo come elemento fondamentale per il benessere di ciascuno. Nei due giorni del Festival anche YAWP Talent, il momento pubblico di presentazione dei migliori progetti degli studenti IED di tutto il mondo finanziati durante le ultime tre edizioni del Grant Francesco Morelli. «La Fondazione Francesco Morelli, custode dell’eredità morale di IED, è anche uno strumento vivo di restituzione della conoscenza che, messa in circolo, diventa forza di cambiamento e leva di trasformazione sociale. Da questo impulso è nato nel 2024 YAWP Festival, spazio di domande, ricerca e confronto su presente e futuro dell’educazione, un invito a una presa di coscienza continua e collettiva. Alla stessa visione si ispira il Grant Francesco Morelli, sostegno ai giovani creativi che hanno terminato gli studi e che durante il momento pubblico di YAWP Talent hanno l’opportunità di raccontare le loro idee e trovare un’ulteriore chance per realizzarle» dichiara Riccardo Balbo, Presidente della Fondazione Francesco Morelli. «Francesco Morelli era un uomo capace di sorprendere e di immaginare mondi nuovi, affidando ai giovani il compito di renderli possibili. Creò IED − Istituto Europeo del Design nel 1966, quando in Europa i giovani chiedevano a gran voce scuole e università più vicine ai bisogni della società e in grado di costruire ponti con il loro futuro. Credeva che l’educazione non fosse solo trasmissione di competenze, ma un’esperienza fatta di passione, responsabilità e crescita condivisa. La Fondazione porta avanti la sua eredità continuando a credere nella forza delle idee e nel valore trasformativo della creatività» afferma Maria Teresa Coradduzza, Vicepresidente della Fondazione Francesco Morelli.

La direttrice di YAWP: "'Imparare altrove' è il tema di questa edizione"

«In un mondo in cui i cambiamenti avvengono in modo vertiginoso e le sfide sociali, economiche, ambientali, tecnologiche, etiche sono sempre più pressanti e complesse, quale ruolo ha la scuola? Quanto è importante che risponda alle trasformazioni della società mettendo in atto una rivoluzione educativa? Sono interrogativi a cui prova a rispondere la seconda edizione di YAWP Festival, che ha come titolo “Imparare altrove”» dichiara la Direttrice artistica, Benedetta Marietti: «Attraverso le voci competenti delle relatrici e dei relatori appartenenti a ambiti molto diversi, che riflettono la multidisciplinarietà del Festival, e nella contaminazione tra storia, pedagogia, letteratura, scienza, filosofia e conoscenza dell’attualità, l’altrove diventerà un luogo non solo fisico ma anche mentale, simbolico, in cui disimparare per reimparare. Solo cercando altrove si riuscirà a immaginare un’educazione diversa che permetta alle nuove generazioni di sviluppare il pensiero critico, affrontare con consapevolezza le sfide del presente, e guardare al futuro con desiderio». Il Festival è sostenuto da Intesa Sanpaolo; special partner Fastweb Digital Academy che realizzerà un workshop dedicato al AI-powered UX Design; il programma è disponibile sul sito www.ffmorelli.it.

Gli incontri di YAWP 2025

La parola "Yawp" si trova in "Song of Myself", il poema di Walt Whitman, e ha il significato di urlo “barbarico”, liberatorio, una incitazione a vivere pienamente e a trovare la propria autenticità, ma è grazie al film "L’attimo fuggente" che Yawp è diventato il simbolo di un modo alternativo e controcorrente di concepire l’educazione. Le sfide dell’intelligenza artificiale, la cura come fondamento dell’educazione, le scuole che resistono nei luoghi di guerra, il ruolo del corpo e dell’esperienza personale in classe, la bellezza come via per la conoscenza e il rapporto tra spazi urbani e processi formativi sono alcuni dei temi che verranno affrontati durante gli incontri di questa seconda edizione di YAWP Festival. L’obiettivo, e la sfida, è imparare altrove, modificare e moltiplicare i punti di vista sull’educazione e sulla scuola attraverso il contributo di una pluralità di saperi, esperienze, discipline e pratiche

- L’apertura è affidata venerdì 31 ottobre a Roberto Battiston, professore ordinario di Fisica sperimentale all’Università degli Studi di Trento, che, oltre a occuparsi di fisica spaziale e astroparticellare, è uno dei massimi esperti di intelligenza artificiale in Italia. Sarà proprio il rapporto tra quest’ultima e la didattica il tema del suo intervento, che si intitola "AI in classe: da minaccia percepita a opportunità educativa. "La scuola non può ignorare l’AI" sostiene Battiston "non può cedere alla diffidenza e alla paura. La rivoluzione tecnologica in atto dev’essere trasformata in un’occasione di crescita culturale ed etica per gli studenti". Per passare dall’ostracismo all’alfabetizzazione digitale, Battiston offrirà degli spunti per una didattica capace di costruire percorsi di educazione critica ed etica all’AI

- Luigina Mortari, professoressa di Filosofia dell’educazione e Filosofia della cura presso il Dipartimento di Scienze Umane dell’Università degli Studi di Verona, approfondirà il significato più autentico del concetto di educazione, che si concretizza in una serie di pratiche volte a coltivare, allevare, formare l’altro. Ed è proprio il titolo del suo intervento a dare il vero senso della vocazione all’insegnamento: "Imparare a prendersi cura: educare significa aver cura dell’altro, affinché questo impari ad aver cura di sé". 

- "A scuola di sopravvivenza, resilienza e resistenza" è l’appuntamento che chiuderà la prima giornata del Festival. Laura Silvia Battaglia al-Jalal, documentarista e giornalista freelance impegnata dal 2007 come reporter in aree di crisi, inviterà i presenti a un cambio di prospettiva sul tema della scuola. Insieme a Mirea D’Alessandro – giornalista e fotografa freelance classe 1999 che si occupa di diritti umani, crisi umanitarie e conflitti – Battaglia al-Jalal racconterà le sfide e le opportunità offerte dalla scuola e dall’insegnamento in luoghi segnati da guerre, genocidi, dittature e catastrofi climatiche, dal Rwanda allo Yemen, dalla Palestina al Bangladesh.

- "Il corpo a scuola" è il titolo dell’incontro che Lea Melandri, presidente della Libera Università delle donne di Milano e teorica di riferimento del femminismo italiano, terrà sabato 1° novembre insieme a Renata Morizio, insegnante di Lettere alle scuole superiori. La vita intima, la sessualità, la storia personale, i sentimenti sono oggi esclusi dal discorso istituzionale sulla scuola: nelle aule i corpi e le vite di studenti e insegnanti vengono relegati ai margini. È invece necessario che l’educazione si rivolga alle persone nella loro interezza, se si vuole che la scuola diventi un luogo di condivisione autentica

- Proprio l’armonia della persona nel suo complesso, corpo e anima, come cuore dell’educare sarà al centro dell’intervento che Matteo Nucci dedicherà a Platone, filosofo di cui si occupa appassionatamente da decenni. "Platone: crescere nella bellezza" è il titolo dell’incontro, che indagherà non solo il ruolo da protagonista che l’educazione dei giovani occupa in tutta l’opera platonica, ma in particolare la funzione che il bello ha nella formazione delle nuove generazioni

- La bellezza delle città, delle architetture, della musica, ma anche quella che si cela nel quotidiano, è il naturale contesto in cui un percorso educativo autentico diventa possibile e riesce a orientare la vita di ciascuno verso il bene. L’idea che “ciò che sta intorno” sia fondamentale nei processi educativi è al centro della riflessione che Elena Granata, docente di Urbanistica al Politecnico di Milano, dedica agli spazi dell’educazione. "Questa aula non ha più pareti ma alberi" sarà l’occasione per riflettere su quanto le aule scolastiche dovrebbero essere in relazione – e a loro volta influenzate – con il paesaggio urbano in cui sono inserite. Una piazza, delle persone per strada, gli alberi e le panchine di un giardino pubblico hanno il potere di modificare ciò che avviene dentro una scuola. Uno spazio capace di creare relazione, di ospitare la creatività e di infondere benessere è una condizione fondamentale per i luoghi votati all’insegnamento.

- "Costruire ponti: storie di inclusione e voci per la nuova scuola italiana" vedrà dialogare due scrittori di formazione e generazioni diverse impegnati sul medesimo fronte: Eraldo Affinati, fondatore della Scuola gratuita di italiano per migranti "Penny Wirton", e Espérance Hakuzwimana, “attivista culturale” che lavora con bambine e bambini, ragazze e ragazzi, associazioni, scuole, carceri e biblioteche per smontare gli stereotipi alla base di tutte le discriminazioni. Entrambi proporranno esempi di ascolto e responsabilità civile, districandosi tra le falle e le speranze del sistema scolastico italiano, spesso impreparato ad affrontare una realtà che lo riguarda direttamente: la multietnicità.

- Il Gruppo CDE Creta, attivo nei quartieri milanesi Inganni, Baggio e Lorenteggio, è un centro di aggregazione giovanile nato come laboratorio collettivo che lavora sulle relazioni, sui legami affettivi, di vicinanza e solidarietà per creare un’alternativa alla noia, all’isolamento ed eventualmente allo scivolamento nei circuiti della criminalità. Le ragazze e i ragazzi del Gruppo si incontrano settimanalmente per organizzare attività come viaggi, approfondimenti, laboratori, feste, attività sportive e di volontariato: mettendo in campo le loro risorse personali e partecipando attivamente, affrontano insieme la complessa transizione dall’adolescenza all’età adulta. Nell’incontro dal titolo "Educare insieme. Verso un altro mondo possibile" saranno alcuni di questi ragazzi a raccontare al pubblico di YAWP Festival qualcosa di più di questa esperienza educativa, guidati dalla scrittrice Nicoletta Bortolotti insieme al sociologo Stefano Laffi.

- Questa edizione si chiude con Matteo Caccia, autore e conduttore radiofonico che undici anni fa in un piccolo locale di Milano ideò uno spettacolo dal vivo destinato a un grande successo: "Don’t tell my mom". L’idea era di portare sul palco chiunque volesse raccontare una storia su di sé che avesse tenuta nascosta alla propria madre. A YAWP Festival, per la prima volta, quel format diventa "Don’t tell my teacher", storie di vita tra i banchi di scuola che i protagonisti non vorrebbero far sapere ai loro insegnanti; un’occasione per sconfiggere l’imbarazzo, sorridere e gettare uno sguardo alternativo sulla scuola di ieri e di oggi.

I workshop di YAWP 2025

Il palinsesto di workshop di YAWP Festival, rivolto a studenti, insegnanti e a chiunque sia coinvolto in processi di formazione, è il risultato della collaborazione con istituzioni impegnate nell'innovazione nel campo dell'istruzione e della cultura. È un'opportunità per mettere alla prova idee, pratiche e metodi per una scuola all'altezza delle trasformazioni del nostro tempo, che sappia valorizzare i corpi, le esperienze e le peculiarità di ciascuno. In questa edizione i temi delle singole sessioni saranno: la scrittura autobiografica, la comunicazione di contenuti complessi sui social media, l’uso dell’intelligenza artificiale per migliorare l’usabilità dei prodotti e dei servizi digitali, le tecniche di insegnamento per persone cieche e ipovedenti e la cultura del movimento come elemento fondamentale per il benessere di ciascuno. I workshop sono gratuiti e accessibili a un numero limitato di persone. Per prenotazioni e ulteriori informazioni consultare il programma online sul sito www.ffmorelli.it.

Le proposte per gli studenti:

- "Cose che non so di me" è il workshop di scrittura autobiografica promosso dalla Scuola di scrittura Belleville di Milano e condotto da Matteo B. Bianchi, scrittore, editor e autore televisivo. I partecipanti saranno chiamati a trasformare un ricordo, un frammento di vita vissuta in un racconto, passando in rassegna le tecniche e le risorse utili a trasformare l’esperienza in narrazione, il personale in universale. 

- Il workshop "Come si spiega una cosa difficile nell’altrove digitale?" è curato dalla rivista multimediale "Lucy sui mondi" e mira a decostruire il pregiudizio secondo cui i social media sono un ostacolo all’apprendimento, un mero spazio di distrazione e intrattenimento. A partire dall’esperienza della rivista i partecipanti al workshop – accompagnati da Dario Bassani, responsabile editoriale e autore di "Lucy sui mondi" – si cimenteranno nella traduzione di testi lunghi e complessi in contenuti rapidi e accessibili. 

- "AI-powered UX Design" è il workshop organizzato dalla Fastweb Digital Academy e dedicato all’impatto dell’intelligenza artificiale sul ruolo di chi si occupa di UX design, ovvero di chi progetta l’esperienza complessiva dell’utente nell’interazione con un prodotto o servizio digitale, rendendola efficace e intuitiva. Guidati da Luca Morano ed Emanuele Zancato, esperti nel settore digitale, i partecipanti esploreranno in chiave pratica la possibilità di integrare l’AI nei processi di ricerca, definizione e prototipazione della UX (user experience).

Per i docenti ci sarà "Imparare non ha senso! Strumenti e tecniche per la multisensorialità didattica",  che si rivolge ai docenti e mira ad esplorare alcune tecniche e metodologie didattiche volte all’inclusione degli studenti con disabilità visiva: dalle forme geometriche ritagliate nei fogli di sughero alle mappe tattili realizzate su fogli a microcapsule, fino alle applicazioni di riconoscimento immagini supportate dall’AI. Il workshop è condotto da Marta Giacomoni, Inclusive Tourism Manager, docente, designer-for-all e fondatrice de La Girobussola APS, associazione che si occupa di turismo inclusivo e sostenibile e dell’accessibilità̀ culturale di persone cieche e ipovedenti.

Per tutti, infine, è "Out of the desk. Per un apprendimento dinamico", organizzato da Natked – nato nel 2015 per promuovere la cultura del movimento come elemento centrale nel benessere della persona – e propone esperienze di apprendimento liberate dalla staticità dell’apprendimento frontale. Un corpo limitato dal punto di vista meccanico, come quello degli studenti che stanno seduti ai banchi per ore, rallenta i processi cognitivi e abbassa la soglia dell’attenzione.

YAWP è anche musica e talent show

La seconda edizione del Festival include anche YAWP Talent, dedicato alla presentazione dei migliori progetti sostenuti nelle prime tre edizioni del Grant Francesco Morelli (2022-24), una delle principali iniziative della Fondazione a sostegno dei giovani designer visionari. Giunto nel 2025 alla sua quarta edizione, il Grant è rivolto ai diplomati delle sedi IED e dell’Accademia di Como "Aldo Galli", per accompagnarli nella realizzazione del progetto che hanno sviluppato durante la tesi finale. Originalità, innovazione, sostenibilità e impatto sociale sono i criteri di selezione per l’accesso al fondo complessivo di 100.000 euro, destinato a finanziare la trasformazione delle tesi in progetti concreti. Oltre al supporto economico, i vincitori accedono a un percorso di formazione, mentoring e consulenza professionale pensato per rafforzare il business plan e guidare i primi passi verso l’avvio della propria attività. Il Festival diventa il palcoscenico ideale in cui le idee più originali, innovative e a impatto sociale – già selezionate e accompagnate nel loro processo di realizzazione – trovano uno spazio di confronto pubblico. Protagonisti di YAWP Talent 2025 saranno Giacomo Frova e Carola Castiglione con Textile Refuge, Daniele Talenti e Ilaria Braccialini con Il Canto di Alina, Lucienne de Waal con Amuza, Thinh Truong con Unwoven Memories, Uka Uuganzaya con Theta Studio. La musica di YAWP Festival, nelle serate di venerdì e sabato, anche quest’anno è affidata agli studenti di Sound Design di IED.

 

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