Molestie telefoniche alla collega del Comune di Milano: condannata a un anno
Molestie telefoniche tra colleghe impiegate del Comune di Milano. Incessanti chiamate mute, a tutte le ore del giorno e della notte, andate avanti per ben tre anni. Ora è arrivata la condanna per la 55enne Giuseppina A., con un anno di carcere (pena sospesa) per lesioni personali. Il giudice ha infatti stabilito che tutta la famiglia destinataria delle telefonate, ovvero moglie, marito, e figlia, accusò disturbi psichici ed ha diritto ad un risarcimento.
I motivi dell'ossessione della donna per la collega? Una profonda antipatia maturata nei suoi confronti. Così recita il verbale in cui la donna confessa: "Conosco la signora B.G. dall'anno 2004, in quanto abbiamo lavorato insieme per 4 anni circa. La signora B. non mi è mai stata simpatica, questa antipatia nei confronti della collega è nata da piccole incomprensioni lavorative. Avendo il suo numero di casa ho iniziato circa tre anni fa a fare chiamate anonime sia di giorno che di notte, riattaccando non appena alzavano la cornetta del telefono. Con l'andare del tempo oltre a fare chiamate ho fatto pernacchie. Solo ora mi pento di essermi comportata in questo modo e non rendendomi conto a quali conseguenze andavo incontro"