Milano
Mozart e Poulenc illuminano il Dal Verme con Lonquich e Lortie
I due pianisti e direttori d'orchestra hanno aperto a Milano la stagione 2025-26 dei Pomeriggi Musicali

Louis Lortie e Alexander Lonquich (foto di Lorenza Daverio)
Mozart e Poulenc illuminano il Dal Verme con Lonquich e Lortie
Cominciamo dalla fine, cioè dall'ultimo brano del concerto che ha inaugurato ieri sera la stagione 2025-26 dei Pomeriggi Musicali: il "Concerto in re minore per due pianoforti" di Francis Poulenc. Un'autentica perla rara, gioiello luminoso per iridescenza, bagliori e giochi di luce. Chi scrive ama Poulenc senza se e senza ma, è un addicted del suo capolavoro “Les Dialogues des Carmélites” e prova una gioia profonda ad ascoltare anche un'opera che il compositore considerava “minore” come questa. Scritta nel 1932, rappresentata per la prima volta alla Fenice di Venezia con l'orchestra della Scala, inizia con una palese risposta al "Concerto in sol" di Ravel presentato l'anno precedente. Anche qui ritmi che nel primo e nel terzo movimento potremmo definire quasi jazzistici, grande uso di piccole e grandi percussioni (tamburo rullante, tamburo militare, grancassa, castagnette, triangolo, piatto sospeso), trombe e tromboni a dare ritmo e un pizzico di grottesco qua e là.
Poi momenti di sospensione ipnotica; un secondo movimento che è esplicito omaggio a Mozart, con una melodia dolce, sognante, quasi una ninna-nanna. E un finale pirotecnico con l'affastellarsi di temi che giocano sull'ironia e sul divertimento puro. Un gran godimento per gli ascoltatori, grazie a due interpreti di altissimo livello, i pianisti Alexander Lonquich e Louis Lortie (che si alternavano nella direzione dell'orchestra) e un'orchestra elegantissima capace sia di esprimere leggerezza e raccogliemento intimo, sia di espoldere nei fuochi d'artificio che riempiono i 20 minuti di questo piccolo grande capolavoro. Altro che opera minore, caro Francis!
Intesa perfetta nell'esecuzione di Mozart
Orchestra e solisti cristallini e trasparenti anche nel celebre Concerto per due pianoforti di Mozart K 365. Grande eleganza – e una felicità di fare musica insieme che traspare dagli sguardi che Lonquich e Lortie si scambiano in continuazione – nei due pezzi per pianoforti soli, il “Capriccio d'après le Bal Masqué” di Poulenc e il “Duettino concertante” di Busoni che rielabora il finale del "Concerto per pianoforte e orchestra in fa maggiore K459" di Mozart; oltre al godibile bis, l'ultimo movimento della "Sonata per due pianoforti in re maggiore K448 di Mozart".
Un Dal Verme rinnovato per la nuova stagione
Non si può non terminare questo articolo senza ricordare che il Teatro Dal Verme si presentava ieri sera al pubblico con due importanti innovazioni: il rifacimento totale della struttura di pannelli che rendono finalmente eccellente l'acustica della sala; e il rinnovamento delle poltrone che consente una più comoda esperienza di ascolto. Sembrano piccole cose, in realtà sono investimenti importanti che possono fare la differenza. Anche perché l'offerta e la concorrenza nel campo della classica a Milano sono forti e di alto livello: Scala, Auditorium, Conservatorio, Dal Verme. What else?
IL PROGRAMMA COMPLETO DELLA STAGIONE 2025-26
L’81a stagione dei Pomeriggi Musicali si è aperta con un’anteprima fuori abbonamento, giovedì 2 ottobre, affidata alla bacchetta di Diego Fasolis. In programma, il "Requiem K626" di Mozart – compositore centrale nella programmazione 2025/2026 con il Coro della Radiotelevisione Svizzera. Il concerto inaugurale, in calendario giovedì 9 e sabato 11 ottobre, riunisce sul palco Louis Lortie e Alexander Lonquich, impegnati in un ricco programma per due pianoforti che intreccia Poulenc, Mozart e Busoni.
George Pehlivanian dirige il 16 e il 18 ottobre un programma che accosta due grandi pagine romantiche: il "Concerto per violoncello op. 85" di Elgar, con il ritorno del giovanissimo e pluripremiato Ettore Pagano come solista, e la monumentale Sinfonia n. 9 “La Grande” D944 di Schubert. Il 23 e 25 ottobre torna l’Orchestra di Padova e del Veneto guidata da Marco Angius per un progetto del celebre pianista Alessandro Taverna che esegue in un’unica serata l’integrale dei cinque "Concerti per pianoforte e orchestra" di Prokof’ev.
Si passa a novembre con il ritorno dei Virtuosi Italiani (giovedì 20 e sabato 22), guidati dal primo violino concertatore Alberto Martini: il programma spazia da Saint-Saëns e Chausson a Debussy, Milhaud e Bizet/Waxman. Il 18 dicembre, il pubblico potrà immergersi nell’atmosfera delle feste con un Concerto di Natale fuori abbonamento dedicato ai valzer degli Strauss, diretto da Alessandro Bonato, una delle migliori giovani bacchette italiane di oggi.
L’anno nuovo si apre, l’8 e il 10 gennaio, nel segno di Mozart, con Bonato sul podio e il virtuoso Gennaro Cardaropoli al violino; in programma il "Concerto per violino e orchestra n. 5 K219" e la Sinfonia n. 36 K425 “Linz”. Il 22 e 24 gennaio Louis Lortie, in veste di concertatore al pianoforte, apre il ciclo dell’integrale dei concerti per pianoforte con il n. 16 K451 e il n. 23 K488 anticipandoli con il "Rondò per pianoforte in Re maggiore K.485". Il 29 e 31 gennaio Alessandro Cadario dirigerà un concerto che, accanto a pagine di Ravel, Stravinskij e Prokof’ev, si caratterizza per la presenza del pianista e compositore Dardust, che eseguirà una sua nuova "Suite per pianoforte e orchestra", commissionata dai Pomeriggi Musicali. Il ciclo mozartiano prosegue il 5 e 7 febbraio con Alexander Lonquich al pianoforte e alla direzione: in programma tre Concerti (K.238, K.246 “Lützow”, K.271 “Jeunehomme”) e il "Rondò K.511".
Il 12 e 14 febbraio la Stagione propone un evento speciale: la prima esecuzione assoluta dell’opera “Marina” di Umberto Giordano, in edizione critica. Vincenzo Milletarì dirige un cast che include Sonya Yoncheva, Freddie De Tommaso, Ernesto Petti e Mihai Damian. Ryan McAdams torna sul podio il 19 e 21 febbraio per il "Concerto per pianoforte e orchestra n. 1 op. 1" di Rachmaninov eseguito da Mikhail Pletnëv, e poi per la "Quarta Sinfonia di Brahms". Il 26 e 28 febbraio ancora Mozart con Louis Lortie: la Sonata K280 e i Concerti K413 e K467.
Il 5 e 7 marzo si apre una finestra sulla musica americana contemporanea con tre lavori di Mason Bates (due in prima italiana), diretti da McAdams con Shai Wosner al pianoforte e live electronics. Diego Fasolis torna il 12 e 14 marzo per dirigere la Messa K427 di Mozart, con solisti di prestigio e il Coro della Radiotelevisione Svizzera. Il 19 e 21 marzo, Stefano Montanari dirige un programma schumanniano con Francesco Manara al violino, impegnato nel Concerto in Re minore, seguito dalla Sinfonia n. 2 op. 61.
George Pehlivanian di nuovo sul podio il 26 e 28 marzo, guida l’orchestra attraverso un trittico che va da Dallapiccola ("Piccola musica notturna") a Grieg ("Peer Gynt, Suite n. 1"), fino alla brillante "Shahrazād" di Rimskij-Korsakov. Il 9 e 11 aprile, ancora Diego Fasolis per un concerto dedicato a Schubert, con il celebre baritono Matthias Goerne impegnato in una selezione di Lieder e nella Sinfonia n. 4 D417 “Tragica”. Il ciclo dei Concerti di Mozart prosegue il 16 e 18 aprile, con Louis Lortie che concertatore e solista propone la Fantasia K475 e i Concerti K414 e K491.
Il 30 aprile e 2 maggio Alessandro Cadario dirige la prima assoluta di “Liza” di Carlo Galante, accanto alla Sinfonia “Tempora mutantur” di Haydn e al Concerto per violino di Beethoven con Rainer Honeck. Il 7 e 9 maggio Alexander Lonquich propone la Sonata K310 e due Concerti di Mozart, il n. 13 k415 e il celebre n. 20 K466. Il 14 e 16 maggio, sotto la direzione di Carlo Boccadoro, il violista Timothy Ridout interpreta”Purpura” di Filippo Del Corno, prima assoluta co-commissionata con l’Orchestra Haydn, in un programma che accosta poi la Sinfonia n. 44 K81 di Mozart con la Serenata n. 2 op. 16 di Brahms. Chiude la stagione, il 21 e 23 maggio, Ryan McAdams con Mikhail Pletnëv e due capisaldi del repertorio tardo-romantico: il Secondo Concerto di Rachmaninov e la Quinta Sinfonia di Čajkovskij.