Multinazionali, la Lombardia vale la metà di tutta Italia
L’azienda farmaceutica statunitense che ha investito in ricerca e sviluppo a Lodi, quella indiana che ha acquisito una impresa milanese in difficoltà e ha salvato i dipendenti nel settore valvole-meccanico, quella di elettrodomestici che ha deciso un piano di investimenti per un centro europeo dedicato agli elettrodomestici ad incasso a Varese, il colosso cinese che ha aperto vicino a Segrate il primo centro internazionale sulle microonde nel settore delle telecomunicazioni, la piccola impresa di consulenza australiana che ha aperto a Milano per seguire i clienti australiani che vogliano investire sul territorio, l’impresa di logistica che ha creato vicino a Pavia un hub logistico per il settore farmaceutico, la grande impresa giapponese che ha aperto il centro di design europeo a Milano. Sono alcuni dei più recenti investimenti in Lombardia nel progetto “Invest in Lombardy” che ha contribuito a creare 700 posti di lavoro in due anni in Lombardia e oltre 100 milioni di investimenti, portando in media un nuovo investitore estero sul territorio ogni due settimane.
La Lombardia è il cuore economico dell’Italia e per investimenti esteri è tra le prime dieci regioni d’Europa. A fronte del 16,4% della popolazione residente in Italia e del 18,4% delle imprese attive nel Paese, gli indicatori di internazionalizzazione della Lombardia registrano una performance significativamente alta nel panorama nazionale: 27,7% esportazioni; 30,9% importazioni; 30,8% sussidiarie estere di aziende italiane. E’ quanto emerge dall’Annual Report realizzato da Invest in Lombardy, l’agenzia di Promos/Camera di commercio di Milano, Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia, dedicata all’attrazione di investimenti diretti esteri sul territorio lombardo. Alla fine del 2014 sono attive in Lombardia circa 5.600 imprese partecipate da multinazionali estere; tali imprese occupano oltre 560.000 dipendenti e il loro giro d’affari sfiora i 255 miliardi di euro. Le imprese a partecipazione estera con sede in Lombardia rappresentano circa il 43% di tutte le imprese a partecipazione estera attive in Italia e il loro peso sale al 48% del totale in termini di numero di dipendenti e di fatturato.
“La composizione settoriale risulta assai articolata riflettendo la multisettorialità dell’economia Lombarda, che ne rappresenta un indubbio punto di forza _ dichiara Pier Andrea Chevallard, direttore di Promos _ concentrazioni di particolare rilievo si registrano nei settori del commercio e dei servizi alle imprese, dove il peso della Lombardia supera il 50% del totale nazionale”. Nel 2013 il 29,3% di tutte le operazioni M&A in ingresso in Italia (acquisizione o partecipazione) si sono concentrate in Lombardia. Europa e Stati Uniti rimangono saldamente in testa nella classifica dei paesi più interessati ad investire in Italia, ma la vera novità sono i BRICs: in dieci anni il peso dei loro investimenti è passato dallo 0,4% al 9,3%. Nello scenario attuale, le aziende straniere investono in Italia perché attratte da risorse umane qualificate e da competenze e tecnologie di primo livello.