Milano
Paralisi urbanistica a Milano, l’appello delle Famiglie sospese a Mattarella: "Siamo invisibili, servono soluzioni urgenti"
Il Comitato di Milano chiede soluzioni urgenti al blocco urbanistico che coinvolge migliaia di abitazioni e oltre 4.500 nuclei familiari

Il Comitato Famiglie Sospese
Paralisi urbanistica a Milano, l’appello del Comitato Famiglie sospese a Mattarella: "Siamo invisibili, servono soluzioni urgenti"
Un appello diretto al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per uscire da quello che viene definito un vero e proprio stato di emergenza sociale. A lanciarlo è il Comitato “Famiglie sospese – Vite in attesa”, che rappresenta oltre 4.500 nuclei familiari coinvolti nel blocco urbanistico che da più di un anno paralizza una parte rilevante dell’edilizia milanese. Cantieri sequestrati, abitazioni finite sotto inchiesta e progetti fermi hanno lasciato migliaia di cittadini in una condizione di incertezza totale.
Oltre mille edifici nel mirino, migliaia di persone coinvolte
Secondo quanto riportato nella lettera inviata al Quirinale, più di 1.100 edifici realizzati a Milano dal 2013 ad oggi presenterebbero profili contestati dalla Procura e potrebbero essere oggetto di procedimenti per presunto abusivismo edilizio. Una situazione che rischia di coinvolgere circa 50 mila appartamenti e oltre 100 mila persone, numeri che trasformano il problema urbanistico in una questione sociale di ampia portata.
Case acquistate regolarmente, ma oggi inutilizzabili
Il Comitato sottolinea come molte famiglie abbiano acquistato le abitazioni in modo del tutto legittimo, firmando contratti davanti a un notaio, accendendo mutui e investendo i risparmi di una vita. Eppure oggi, denunciano i promotori dell’appello, quelle case non possono essere abitate o vissute con serenità, perché gravate dal rischio di irregolarità urbanistiche non imputabili agli acquirenti.
La richiesta al Capo dello Stato: “Non restare invisibili”
La lettera, firmata dal portavoce Filippo Maria Borsellino, chiede al Presidente Mattarella di farsi promotore di una soluzione normativa rapida, capace di ristabilire certezze giuridiche e tutelare cittadini che si sentono vittime di un vuoto normativo.
Il messaggio dell’appello è chiaro: le famiglie chiedono di non essere dimenticate, di non rimanere invisibili. Non rivendicazioni ideologiche, ma una richiesta di attenzione istituzionale su una vicenda che incide profondamente sulla vita quotidiana di migliaia di persone.














