Parla la ragazzina picchiata a Bollate: "Minacciano di uccidermi"
"Sto ancora ricevendo minacce, un'amica della ragazza che mi ha picchiato ha detto che se per colpa mia finirà in comunità lei mi ammazza, che sta preparando la bara per me". Parole scioccanti quelle raccolte da SocialChannel di Mirko Scarcella: a parlare è Sarah, la ragazza vittima dell'aggressione davanti a scuola a Bollate.
Le immagini hanno fatto il giro della Rete e ora Sarah, al telefono insieme alla zia dice "non so se tornerò in quella scuola". E poi spiega "stavo difendendo una mia amica, dopo di me Giovanna (l'autrice del pestaggio) ha picchiato anche un'altra ragazza solo perché si era permessa di difendermi".
IL FATTO - Prima un calcio, poi uno schiaffo, e poi ancora. Colpi su colpi. Mentre i compagni di classe riprendevano le due minorenni, fuori dall'istituto Primo Levi di Bollate. Una picchiava, l'altra subiva. E gli altri riprendevano. Il video viene messo su Facebook ed esplode la polemica. Perché malgrado la vittima del pestaggio chiedesse aiuto per l'aggressione, pare dovuta a una questione di cuore, nessuno è intevenuto. Anzi, c'era pure chi faceva il tifo: "Dai più cattiva". E giù bestemmie. Alla sera della pubblicazione del video i genitori sono corsi dai carabinieri della Tenenza di Bollate, che hanno già esaminato il video e hanno raccolto le denunce sia per chi faceva il tifo che - ovviamente - per la ragazza che menava le mani.
La denuncia sporta è per lesioni. Il fatto sarebbe accaduto mercoledì pomeriggio, ma non sarebbe emerso nulla se non ci fosse stato Facebook. Perché lei, la ragazzina, non avrebbe riportato contusioni gravi e non sarebbe andata in ospedale. E probabilmente avrebbe pure mantenuto il silenzio con i genitori. Su quelle accuse della sua assalitrice di averle portato via il ragazzo e sulle botte, successive.