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Milano
Passano gli anni, la politica corre. Ma i problemi in Centrale restano
Milano: esercito e polizia in Stazione centrale

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di Fabio Massa
C'era una volta la politica e c'era una volta la vita reale. Nella politica, ieri, si è parlato tutto il giorno di Matteo Renzi. L'abbiamo fatto anche noi, perché è giusto così. In consiglio regionale, nelle varie sedi di partito, si è parlato della mossa dell'ex premier. Intanto in Stazione Centrale c'è stato l'ennesimo episodio di cronaca. Abbiamo parlato diffusamente anche di quello. Questa aggressione a un soldato in Centrale da parte di un fanatico dell'Isis mi ricorda un'altra aggressione a un carabiniere, che portò alla vastissima operazione con elicotteri, polizia a cavallo, camionette e centinaia di controlli. Era il 2017 e il prefetto di Milano si chiamava Lamorgese. La stessa che adesso fa il ministro degli Interni. Cambiano le cose, Renzi fa il suo partito, il prefetto diventa ministro e il consigliere comunale della Lega diventato viceministro va a fare il capo dell'opposizione. Ma la Stazione Centrale resta là. Lo spaccio resta là. Ogni 20 metri puoi comprare un po' di coca, così, alla luce del sole. Come alle Colonne di San Lorenzo. Tante cose, nella politica, cambiano. Il problema è che nella vita reale i cambiamenti purtroppo sono molti meno.

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