Pisapia incontra la maggioranza. Bertolé: "Forte rapporto con il Pd"
di Fabio Massa
Il sindaco incontra la maggioranza. Sul tavolo un documento, scritto da tre assessori: Pierfrancesco Maran per il Pd, Cristina Tajani per Sel e Franco D'Alfonso per gli arancioni. Che cosa è scritto nel documento? Di fatto semplicemente i pochi capisaldi per la conclusione del mandato amministrativo. Eppure, la riunione della serata rischia comunque di trasformarsi in una resa dei conti contro chi non ha votato il bilancio (leggasi Biscardini e Cappato) e contro il presidente del consiglio Basilio Rizzo, che su tutta una serie di temi ha sempre tenuto un profilo autonomo. Basilio Rizzo, però, non si presenterà, evitando così il casus belli. E quindi? Quindi il problema sarà legato a Biscardini e Cappato. "Se esiste un problema Rizzo? No, non esiste. Nel lavoro in consiglio comunale la sinistra ha partecipato in modo leale e hanno votato il bilancio. Il problema si pone invece rispetto a Biscardini e Cappato che si sono astenuti. Il non voto politico sul bilancio è un atto politico molto forte. Spero che oggi si riescano a ricomporre i problemi che ci sono stati", spiega ad Affari il capogruppo Pd Lamberto Bertolè. Certo è che qualcuno inizia a pensare che il sindaco possa fare passaggi "forti" anche sul Pd, anche se fonti di Affari a Palazzo Marino negano con decisione. Anche Bertolé conferma la linea dell'accordo con il partito guidato da Pietro Bussolati: "Mi sembra che in questi tre anni e mezzo il Pd sia stato leale e propositivo. Con il nuovo segretario c'è stata più attenzione alla città e maggiore proposizione, con una dialettica sana. Lo dico senza ipocrisie". A questo punto il concetto che Pisapia vuole rimarcare è uno solo: no a chi vuole fare un'azione pre elettorale di lotta e di governo. Anche perché i consiglieri "ribelli" potrebbero essere quattro (Biscardini, Cappato, Rizzo e Grassi) e visto che in un paio di casi è mancato il numero legale, Pisapia vuole subito correre ai ripari.
@FabioAMassa