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Pride, aggressioni omofobe in centro a Milano. Zan: "La violenza continua"
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Pride, aggressioni omofobe in centro a Milano. Zan: "La violenza continua"

"Milano Pride - si legge in una nota di Arcigay Milano - deve purtroppo tornare a segnalare un'ennesima aggressione omofoba, dopo quella denunciata durante l'evento di chiusura della Pride Week che ha animato Piazza Arco della pace a supporto del ddl Zan e, appunto contro la discriminazione, l'odio e la violenza contro tutte le minoranze. Ieri sera attorno alle 21 in via Manzoni due ragazzi gay sono stati aggrediti mentre si stavano recando a cena in bicicletta".

Un uomo, dopo averli insultati, ha preso a pugni uno dei due, buttandolo a terra e tirandogli calci; l'altro ragazzo, cercando di difendere il fidanzato, si è rotto la mano a causa della furia dell'aggressore. Una camionetta dell'esercito, che stazionava in piazza Scala, è intervenuta richiamata dalle grida e sul posto sono arrivate anche due volanti della Polizia. I ragazzi sono usciti dall'ospedale, uno con un trauma cranico e la faccia tumefatta, l'altro con la mano rotta in quattro punti. Ora sporgeranno denuncia.

''È un atto gravissimo. La nostra associazione esprime massima solidarietà alle vittime e le assisterà dal punto di vista legale", dichiara Fabio Pellegatta, presidente Cig Arcigay Milano. "La società nel nostro Paese ha fatto diversi passi in avanti, negli ultimi decenni, riconoscendo l'importanza di maggiori diritti civili e maggiore tutela per le persone LGBTQIA+, ma è evidente che sono ancora troppo pochi: l'omotransfobia va sradicata e l'azione ora necessaria è culturale, istituzionale e politica. Ritorniamo a chiedere una rapida approvazione del ddl Zan come strumento utile a migliorare la vita della nostra comunità, conclude Pellegatta. 

Zan: "Mentre la politica straparla, continua la violenza"

 "Milano, ore 21 del Pride. Una coppia di ragazzi in bici al semaforo, uno chiama l'altro in modo affettuoso. Un uomo lo sente e scatta la furia: finiscono in ospedale, mano fratturata e trauma cranico. Mentre la politica straparla di mediazioni, fuori la violenza continua. #DDLZan", così su Twitter il deputato del Pd Alessandro Zan. 

Il Pd milanese: "Una legge serve eccome"

"Ripensare alle immagini del Pride all'Arco della Pace, una piazza festosa e colorata ma determinata nel chiedere diritti e tutele, e leggere degli episodi di violenza accaduti prima e dopo, fa indignare. Fa indignare la storia di Marco (nome di fantasia), barista di un locale in via Lecco, e del suo ragazzo. Entrambi sono stati aggrediti, prima verbalmente con insulti ed epiteti, e poi presi a bottigliate, nella notte fra venerdì e sabato". Così in un comunicato congiunto a segretaria metropolitana Silvia Roggiani e il responsabile Diritti Michele Albiani del PD Milano. "Un’aggressione di stampo omofobo, figlia di un odio insensato, che è costata a Marco dieci punti di sutura all’Ospedale. Un odio che esiste e che va punito. Come dimostrano gli altri episodi simili che si sono registrati in questi giorni, tra persone derise e picchiate per il sol fatto di aver manifestato appoggio o per aver preso parte al Pride, come il dodicenne preso a schiaffi da due ventenni e la coppia aggredita in via Manzoni a due passi da Palazzo Marino. Storie come queste o come quella - ancora più drammatica - di Orlando che, a soli 18 anni, si è tolto la vita, molto probabilmente perché sopraffatto dall’omofobia, dimostrano il clima pericoloso di intolleranza, che sta crescendo nel nostro Paese. E, nonostante tutto, c’è ancora qualcuno che lo nega. C’è ancora chi dice che non serve una legge. Una legge serve eccome. Serve per punire chi pensa che sia uno scherzo insultare due persone dello stesso sesso che si tengono per mano. Nessuno di noi resti in silenzio, adesso c’è bisogno di dire tutti insieme che il tempo è finito e va approvato il disegno di legge Zan".

Barberis (Pd): "Il parlamento approvi subito la legge Zan"

“E’ vergognoso e inaccettabile che accadano ancora episodi omofobi come quelli verificatisi nella nostra città nei giorni scorsi. Come il minore di 12 anni picchiato e insultato per il suo orientamento sessuale e il barista aggredito barbaramente insieme a un suo amico”. Lo dichiara Filippo Barberis, capogruppo del Partito Democratico nel Consiglio comunale di Milano. “Ancor più grave che i fatti si siano verificati mentre a Milano migliaia di persone si apprestavano a manifestare, durante il Pride, per i loro diritti. - prosegue Barberis -Questi incresciosi eventi ci ricordano quanto urgente sia l'approvazione del Ddl Zan. Lo ricordiamo da tempo, e lo faremo anche oggi, in Consiglio Comunale. Il tempo è scaduto".

La solidarietà del Partito Gay

"Diamo la nostra solidarietà ai due ragazzi aggrediti a Milano che hanno riportato contusioni una frattura sulla mano ed uno dei due è stato sfregiato in viso - dichiara Fabrizio Marrazzo, portavoce nazionale Partito Gay per i diritti LGBT+, Solidale, Ambientalista e Liberale - quanto accaduto mostra il nostro ritardo nelle politiche contro l'omotransbifobia in Italia. Serve una legge che aiuti soprattuto a prevenire purtroppo la legge contro l'omotransbifobia (ddlZAN) con l'art 4 consente di chiamarci malati ed inferiori ed art. 7 di fatto blocca ogni tipo di formazione. La prevenzione ha bisogno, come avvenuto per il razzismo, di vietare espressioni che indichino la nostra comunità LGBT (lesbica, gay, bisex e trans) come inferiore o malata, ed è fondamentale la formazione nelle scuole che l'attuale DDL addirittura ostacola con una procedura strumentale. Per questo è necessario un Partito come il nostro che stimoli la politica a fare azioni concrete e non simboliche". "Siamo stufi di sentire solidarietà dalle istituzioni, quando avvengono fatti tragici come quello denunciato oggi, ma in realtà mancano azioni concrete e quotidiane - dichiara Mauro Festa, candidato sindaco di Milano per Partito Gay per i diritti LGBT+, Solidale, Ambientalista e Liberale - la lotta alle discriminazione è uno dei punti principali del nostro programma, per dare maggiori tutele alla nostra comunità LGBT+, facendo prevenzione e sostegno ogni giorno, per rendere Milano una città più inclusiva ed europea."



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