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Milano
Primarie, lite con Mdp su data. Sì definitivo a Giorgio Gori
Direttivo Pd: voto unanime per Gori candidato alle Regionali

di Fabio Massa

Primarie archiviate. O quasi. Almeno per cautela, visto quante volte si è cambiato idea dalle parti del centrosinistra. E così, la vicenda della consultazione strenuamente richiesta da Mdp per entrare in coalizione, finisce sugli scogli di una data. Un litigio su 14 giorni. Dal 3 dicembre, data ultimatum imposta da tutte le forze politiche della coalizione con in testa il Pd di Alessandro Alfieri, al 17 ottobre, data voluta da Onorio Rosati e da Mdp. Riunione fiume oggi al Pirellone con tutte le forze della sinistra. Alla fine, dopo quattro ore di discussione, dalle 13 alle 17, viene fuori un comunicato congiunto: "Il tavolo di coalizione del centrosinistra si è riunito oggi per proseguire il lavoro di costruzione di un progetto di governo per la Lombardia alternativo alla destra e a Maroni. Un lavoro che vuole mettere al centro i problemi dei lombardi e che si articolerà sui temi prioritari del lavoro, della tutela della salute, della difesa dell'ambiente e della promozione della mobilità sostenibile. Le forze di centrosinistra riunite intorno al tavolo hanno espresso un'ampia condivisione sullo svolgimento delle primarie in tempi stretti e non oltre il 3 dicembre. Sui tempi non si è ottenuta la necessaria convergenza di Articolo Uno - Mdp. Allo stesso tempo, tuttavia, è stato messo in evidenza da parte di tutti l'obiettivo di proseguire il lavoro di confronto sul programma come luogo nel quale trovare la massima condivisione: la costruzione di un progetto in piena discontinuità rispetto ai governi regionali passati che possa trovare la partecipazione di tutti i soggetti del centrosinistra lombardo." Nelle more, c'è la definizione della coalizione, che attualmente non comprende Mdp. Perché Mdp si è impuntata sulla data. Senza tuttavia portare neppure un candidato, anche se - nell'ultimo consiglio regionale - Onorio Rosati assicurava di avercelo, il candidato, e di poterlo mettere in campo. Poi è uscito il nome di Paolo Corsini, ex sindaco di Brescia, che pare però non sia intenzionato a correre, almeno da fonti bresciane. Insomma, caos Mdp, ma il centrosinistra non ci sta più.

Loro, in Mdp, diramano un comunicato di questo tenore: "La Lombardia è governata dal centrodestra da oltre 20 anni. Siamo convinti che per segnare una discontinuità sia necessario aprire un confronto nella società lombarda, evitando di aprire una discussione che resti interna al solo ceto politico. Occorre  coinvolgere tutti i cittadini lombardi in un confronto che non sia solo formale,  che non sia una semplice conta o l’incoronazione di un candidato già in pista da diverso tempo. Per questo non si comprendono le rigidità che abbiamo incontrato quando ci sarebbe bisogno di tempi adeguati, di una reale mobilitazione e il coinvolgimento dei soggetti civici e politici che ad oggi non si sono sentiti partecipi di questa sfida". Sia come sia, ad oggi il punto fermo, almeno per ora, sulle primarie, c'è e resta. Archiviate.

E Mdp? Se vorrà rientrare, potrà farlo. Ma di organizzare i gazebo, per adesso non ci sarà verso. Intanto la direzione del Pd incorona candidato presidente del centrosinistra Giorgio Gori. Partita chiusa. E' lui l'uomo che sfiderà Maroni. Alla sinistra dello schieramento, intanto, Possibile, Sinistra Italiana e Rifondazione attendono: loro proporranno una alternativa a Gori. Dipenderà da Mdp andare da quella parte o stare vicino a Campo Progressista.

fabio.massa@affaritaliani.it

I COMMENTI E LE REAZIONI

GUERINI (PD): "CON GORI PER VINCERE" - "Alla direzione del Pd Lombardia: Giorgio Gori designato all'unanimità candidato presidente. Per vincere" alle elezioni regionali della Lombardia del 2018. Così il coordinatore della segreteria nazionale del Pd, Lorenzo Guerini.

MIRABELLI (PD): "SCELTA GORI PER RIDARE A REGIONE UN RUOLO" - "Il PD lombardo sceglie Giorgio Gori per la Presidenza della Lombardia, per ridare alla Regione un ruolo dopo anni di ordinaria amministrazione". Lo scrive su Twitter il senatore PD Franco Mirabelli, dopo la Direzione del PD della Lombardia.

PALMERI (LISTA PARISI): "FINISCE LA RETORICA DELLE PRIMARIE A SINISTRA" - "Le vestali del Tempio delle Primarie, i dirigenti del Partito Democratico, si sono ritrovate improvvisamente nude e mute. Le primarie sono una buona cosa e abbiamo sempre rispettato chi vi ha partecipato. La retorica delle primarie è stata al contrario una pessima cosa: sono tantissimi i casi in cui a Sinistra ne è stato tradito lo spirito e persino il risultato, anche a livello nazionale. Con la scelta di non fare le Primarie in Lombardia, a Sinistra finisce anche questo falso o per meglio dire falsificato mito, in nome della convenienza politica. Gori non è il candidato che sosterremo noi di Energie PER l'Italia che, come ricordato da Stefano Parisi e Daniele Nava, vuole invece portare avanti un progetto liberale, popolare e civico anche in Lombardia e sarà un piacere vedere la Sinistra e il Partito Democratico applaudire posizioni come ''Formigoni quando ha governato aveva un'idea forte e della politica', 'lo Stato non deve soffocare la società, ma favorirne il suo fiorire' 'La questione Nord esiste e va affrontata'"

PIZZUL (PD): "CONFRONTO CON MDP MA NO PRIMARIE" - Così su twitter il consigliere regionale Pd Fabi Pizzul: "Confronto con Mdp proseguirà sul programma elettorale, ma non ci saranno primarie per scelta del candidato presidente del centrosinistra".

BUSSOLATI (PD): "GORI OTTIMA SCELTA PER VINCERE" - "Giorgio Gori come candidato della coalizione di centrosinistra, scelto all'unanimità dalla direzione regionale del Pd. Un'ottima scelta per vincere in Regione Lombardia". Così su facebook il segretario milanese dei democratici Pietro Bussolati.

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gori 01Direttivo Pd: voto unanime per Gori candidato alle Regionali (dalla pagina facebook di Alessandro Alfieri)
 

ALFIERI (PD): "GORI SARA' SOSTENUTO DA UNA COALIZIONE AMPIA E APERTA" -  Così il segretario regionale del Pd Alessandro Alfieri: "Giorgio Gori è il nostro candidato alla guida della Regione Lombardia e sarà sostenuto da una coalizione di centrosinistra ampia e aperta. Abbiamo lavorato e continueremo a lavorare in questa direzione perché la Lombardia ha bisogno di un profondo cambiamento rispetto a Maroni e al centrodestra. Giorgio Gori può vincere questa sfida e ha tutto il nostro sostegno".

LA DIREZIONE REGIONALE DEL PD APPROVA ALL'UNANIMITA' LA CANDIDATURA DI GORI - Dopo la riunione fiume al Pirellone tra le varie forze del centrosinistra, si è riunita la direzione regionale del Pd che,  alla presenza del coordinatore della segreteria nazionale Lorenzo Guerini, ha approvato all'unanimità la candidatura di Giorgio Gori alla presidenza della Regione per la sfida del 2018.

LIBRANDI FONDA UNA CIVICA PRO GORI - Gianfranco Librandi ha annunciato la nascita di una lista civica a sostegno di Giorgio Gori chiamata "Obiettivo Lombardia". "Nel caso in cui sia Gori il candidato presidente proposto dal Pd, metteremo in campo questa lista collegata al Partito democratico", ha detto il parlamentare dem ex Scelta Civica.  "Sono convinto che possa farcela, è una persona molto amata, lavora tantissimo ed è a favore di una certa autonomia dei territori". Alla domanda se i vertici del Pd ne fossero a conoscenza ha risposto: "Quando abbiamo fatto la prima riunione a Saronno erano presenti i responsabili del partito di Milano. Magari Renzi non è al corrente del fatto che ho depositato il marchio, ma sa della mia lista civica".

IDV: “NOI CI SIAMO DA SEMPRE” -  "Italia dei Valori e' convintamente parte del centrosinistra, in Lombardia come in tutti gli appuntamenti elettorali di questi anni. In questi mesi abbiamo chiesto a tutti uno sforzo, per ritrovarci insieme su valori condivisi, su un programma, su un candidato autorevole in grado di competere per la vittoria del centro sinistra in Lombardia". Cosi' Ivan Rota, dirigente nazionale dell'Idv a margine del tavolo a cui hanno partecipato PD, socialisti, verdi, patto civico, campo progressista, MDP, tenutosi oggi al Pirellone. "In quest'ottica abbiamo chiesto, e apprezzato la disponibilita' delle forze sedute al tavolo, di andare incontro alle esigenze sollevate. Programma e primarie sono stati al centro del confronto. Ci spiace che, nonostante le aperture anche sulle modalita' di celebrazione delle primarie, ipotizzate per il 3 dicembre con la sola contrarieta' di MDP, non sia stato possibile chiudere l'incontro con l'unanime adesione al percorso che ci avvicina alle elezioni lombarde. Primarie archiviate, ora avanti nella definizione del programma che veda partecipi tutte le forze riformiste", conclude.

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