Milano
Qualità dell'aria in Lombardia, cosa prevede il nuovo piano di Regione: la scommessa del nucleare
Pase (Lega): "Ridurre l’inquinamento e sostenere la crescita economica". Maione: "Emissioni pro capite inferiori del 60% rispetto alla media UE". Opposizioni critiche

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Qualità dell'aria in Lombardia, cosa prevede il nuovo piano di Regione: la scommessa del nucleare
Via libera dal Consiglio regionale lombardo al documento di aggiornamento della pianificazione regionale per la qualità dell’aria. "Si tratta di uno strumento che incide in modo diretto e profondo sulla qualità della vita e la salute dei cittadini, nonché sulla competitività stessa del nostro territorio", ha spiegato il consigliere regionale Riccardo Pase, vicepresidente della Commissione Ambiente e relatore del provvedimento. L’obiettivo è tutelare ambiente e salute, ma anche favorire la sostenibilità economica e lo sviluppo delle imprese.
Trasporti e mobilità: cambiano le fonti di emissione
Per quanto riguarda trasporti e mobilità, Pase ha ricordato che "oggi il 69% delle emissioni di PM10 delle autovetture non è più dovuto allo scarico, ma all’usura meccanica di freni, pneumatici e manto stradale". Il documento prevede anche misure di sistema come il rafforzamento dei controlli amministrativi, campagne informative e di sensibilizzazione, oltre al monitoraggio costante degli effetti dell’inquinamento sulla salute pubblica.
"Centrali nucleari: energia, sostenibilità ambientale ed economica"
Nel piano è stato ribadito il riferimento al nucleare, "ulteriormente rinforzato da un Ordine del Giorno voluto dal Gruppo Lega", ha spiegato Pase, che impegna la Giunta regionale a proseguire la collaborazione per lo sviluppo della filiera del nucleare di ultima generazione, inclusa la fusione. "Le centrali nucleari possono fornire energia e garantire al tempo stesso sostenibilità ambientale ed economica", ha aggiunto il consigliere. Un altro ordine del giorno conferma la possibilità per i Comuni di mantenere i tradizionali falò rituali, mentre un ulteriore atto chiede nuove risorse per rispettare gli standard qualitativi fissati dalla Direttiva europea, in considerazione delle peculiarità del Bacino Padano.
Maione: “PM10 ridotto del 40% in vent’anni”
"Per quanto riguarda il particolato atmosferico, i lombardi emettono pro capite il 60% in meno rispetto agli altri stati europei", ha dichiarato l’assessore regionale all’Ambiente Giorgio Maione. "Negli ultimi vent’anni le concentrazioni di PM10 si sono ridotte di circa il 40%, e i dati degli ultimi due anni sono i migliori di sempre".
Per le opposizioni un piano "largamente insufficiente"
Le opposizioni restano scettiche. Il Movimento 5 Stelle ha definito il piano "un libro dei sogni, che manca di concretezza e scadenze". Per il Partito Democratico si tratta di "un grande pasticcio" che contraddice le azioni della Regione, mentre Alleanza Verdi Sinistra lo giudica "largamente insufficiente".













