Milano
Referendum, Majorino: "Da Milano segnali confortanti. Ma il quorum al 50% può essere messo in discussione"
L'analisi del capogruppo del Pd in Regione Lombardia sui dati regionali del referendum: "Non è andata come volevamo, ma qui si conferma il radicamento della proposta di centrosinistra"

Referendum, Majorino: "Da Milano segnali confortanti. Ma il quorum al 50% può essere messo in discussione"
Quelli che arrivano da Milano sono "segnali confortanti" secondo Pierfrancesco Majorino, capogruppo del Pd in Regione Lombardia, che guarda il bicchiere mezzo pieno analizzando i risultati del referendum nel capoluogo lombardo. In città, secondo Majorino, che è anche tra i papabili candidati sindaci alle prossime comunali, "si conferma l'ottimo radicamento della proposta del centrosinistra". Soprattutto se si guarda ai voti in termini assoluti, visto che ai quesiti sul lavoro "hanno votato sì più di 300mila persone" e anche sulla cittadinanza "il numero di elettori è piuttosto significativo: siamo 10 punti sopra i 'sì' del livello nazionale". Dati che dimostrano la "presenza molto significativa del centrosinistra e una difficoltà nel messaggio della destra".
Majorino: "Quorum, il 50% può essere messo in discussione"
Un aspetto, tra l'altro, su cui si è soffermato anche il sindaco Beppe Sala, che ha ricordato come a Milano abbia votato quasi il 37% dei cittadini, percentuale più alta di quella nazionale: "Magari porterà bene per le prossime elezioni...". Ad ogni modo, parlando in generale, "il referendum non è andato come volevamo - ammette Majorino -, e credo che su questo non ci debbano essere infingimenti". Semmai, secondo l'ex assessore comunale, "si dovrebbe aprire una riflessione seria su come modificare il referendum e migliorarlo, magari rendendo più alto il numero delle firme da raccogliere, anche a fronte della possibilità delle firme digitali", e "mettendo in discussione il quorum al 50% che fa parte di un altro tempo della società italiana. Poi ci possono essere altre strade - conclude -. Ma l'importante è discuterne in maniera costruttiva".