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Regione Lombardia, la Giunta approva il piano sull'autismo
Letizia Moratti

Regione Lombardia, la Giunta approva il piano sull'autismo

Questa mattina su proposta del vicepresidente di Regione Lombardia Letizia Moratti la Giunta ha approvato il primo Piano operativo regionale sull’autismo.

Moratti così spiega le innovazioni principali: diagnosi precocissima del Disturbo dello Spettro Autistico (Asd), già in età neonatale; grande attenzione all’età di transizione; focus sull’età adulta.

Aggiunge Moratti: "Il Documento declina per il prossimo biennio obiettivi ed azioni per coordinare i servizi esistenti e arricchire le risposte in un’ottica di omogeneità, fruibilità e sostenibilità, con percorsi di cura integrati. Un piano volto a garantire la continuità assistenziale tra i servizi per l'età evolutiva e quelli per l'età adulta, anche attraverso un network strutturato e secondo il principio di sussidiarietà. Per una diagnosi estremamente precoce e il trattamento dei casi in età adulta. L’adozione del Piano regionale rappresenta per Regione Lombardia un traguardo importante: recepisce l’aggiornamento delle ‘Linee d’indirizzo per la promozione e il miglioramento della qualità e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nei Disturbi dello spettro autistico (Asd)”, testo approvato in Conferenza unificata il 10 maggio 2018. Il piano realizza inoltre l’iter avviato dalla legge sulle ‘Disposizioni in materia di diagnosi, cura e abilitazione delle persone con disturbi dello spettro autistico e di assistenza alle famiglie’ (134/2015), che è alla base dell'attuazione dei nuovi Livelli essenziali di assistenza (Lea).  Il programma è stato predisposto da una équipe qualificata costituita nel 2019 e denominata Gruppo di approfondimento tecnico. È stato redatto in rispetto dell’accordo del 22 novembre 2012, sancito in Conferenza unificata Stato-Regioni, sempre in merito alle Linee d’indirizzo, e in attuazione del decreto del Consiglio regionale del 19 novembre 2019 in ordine all’autismo".

L'assessore al Welfare aggiunge: "Il Piano è un punto di partenza e la sua applicazione sarà oggetto di attenta valutazione e di costante monitoraggio, anche attraverso il Gruppo di lavoro. L’iniziativa, da un punto di vista non solo metodologico ma anche umano, pone la persona al centro di ogni decisione lungo l’intero arco della vita, secondo la prospettiva integrata bio-psico-sociale, che abbiamo assunto come paradigma per ogni futuro intervento ed è una chiave di lettura del Piano stesso. Il Piano intende realizzare una rete integrata e interdisciplinare che faciliti l’individuazione precoce delle persone a rischio. Un insieme di relazioni, persone e servizi per supportare i percorsi di diagnosi e il riconoscimento delle eventuali comorbidità e patologie associate. Il piano punta a garantire in modo sostenibile la cura, l’abilitazione e riabilitazione delle persone, in base a priorità specifiche e intensità. Dunque, una rete ‘interdisciplinare’ e non più solo ‘multidisciplinare’, che veda al suo interno non soltanto le competenze tecniche delle numerose figure e professionalità coinvolte, incluse famiglia e scuola. Ma che racchiuda la capacità e la possibilità d’interfacciarsi e convergere sui bisogni e sulla loro evoluzione nel tempo. Il Piano autismo sviluppa i seguenti temi: inquadramento epidemiologico, sistema dell’offerta, diagnosi precoce, presa in carico nelle diverse età della vita: evolutiva, di transizione, età adulta. Ogni area tematica prende in considerazione ed evidenzia criticità, indicazioni operative, obiettivi e azioni prioritarie per il prossimo biennio con la specifica del soggetto attuatore, dei temi e degli indicatori".

Gli obiettivi sono:

• garantire alla persona con Disturbi dello Spettro Autistico (Asd) la globalità e la continuità di presa in carico in tutte le fasce di età

• integrare e stabilizzare gli esiti positivi delle azioni innovative e le buone prassi

• delineare un modello di riferimento unitario per Ats, Asst ed Enti gestori, nella direzione di una presa in carico integrata

• stabilire sinergie tra i diversi ambiti d’intervento

• offrire un’attività di comunicazione per aiutare la persona con Asd ad esercitare consapevolmente i propri diritt

La nota regionale aggiunge: "Il Disturbo dello spettro autistico (Asd) è una perturbazione del neuro-sviluppo, caratterizzato da difficoltà socio-comunicative e dalla presenza di comportamenti, attività e interessi ristretti e ripetitivi, che spesso sono associati a una grave disabilità intellettiva. La modalità operativa che ci siamo dati si propone di volgere in positivo la complessità delle implicazioni che tale disturbo ha sul minore, sul suo nucleo familiare e sui suoi contesti di vita. Ci siamo proposti di trasformarla quindi in un importante modello di rete tra servizi sanitari, socio-sanitari e sociali, in grado di salvaguardare la continuità assistenziale lungo tutto il loro percorso di vita.  Il Piano si rivolge in particolare agli Enti individuati quali attuatori delle azioni previste: Ats, Asst, Irccs, Aria, erogatori dei servizi privati accreditati e contrattati di Neuropsichiatria infanzia adolescenza (Npia) e di riabilitazione dell’età evolutiva, strutture residenziali e semiresidenziali socio-sanitarie, associazioni e lo stesso Gruppo tecnico di approfondimento autismo.  Il Piano ora sarà sottoposto al parere della Commissione consiliare competente"

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