Milano
Salva Milano, Sala: "Il Pd sia chiaro e mi dica cosa farà"
Il sindaco di Milano: "Il Pd alla Camera ha votato compatto sul Salva Milano, al Senato stanno facendo valutazioni. Mancati oneri di urbanizzazione, in futuro si rischia di tagliare sui servizi"

Salva Milano, Sala: "Il Pd sia chiaro e mi dica cosa farà"
"Il Pd alla Camera ha votato compatto sul Salva Milano, al Senato stanno facendo valutazioni. Al Pd, che non è il mio partito perché non ho la tessera ma è il mio azionista di riferimento, dico siate chiari, ditemi cosa farete". Lo ha ribadito il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, in diretta a Rtl 102.5. Ieri in consiglio comunale il Pd non ha accettato l'idea di anticipare la discussione dell'ordine del giorno, come chiesto dalle opposizioni, anticipando di essere al lavoro su un proprio documento da presentare al consigio.
Sala: "Rischiamo di dover tagliare i servizi ai cittadni"
"Al di là dell' orrido nome Salva Milano, pensato da qualcuno a destra, io non sto chiedendo al Parlamento un salva condotto - ha ribadito Sala - ma di interpretare dal punto di vista legislativo, se avevamo ragione o no noi" per come sono state interpretate le leggi sull'urbanistica. Sul mancato introito degli oneri di urbanizzazione, il sindaco ha precisato che a livello di bilancio "per quest'anno me la cavo ma poi sarò costretto a tagliare servizi ai cittadini - ha concluso -, cercheremo però di fare tutto il possibile per evitarlo".
Majorino: "Salva Milano, il Pd sarà chiarissimo"
Sul Salva Milano "il Pd sarà chiarissimo": così il capogruppo del Pd in Regione Lombardia Pierfrancesco Majorino a margine della seduta d'Aula di oggi, dopo le parole del sindaco Giuseppe Sala che ha chiesto nuovamente chiarezza ai dem sul Salva Milano in attesa della votazione in Senato. "Abbiamo difronte alcune settimane di discussione al Senato e poi ci sarà il voto. Sono convinto che si troverà una sintesi tra le diverse impostazioni" ha aggiunto Majorino.
Salva Milano: le audizioni di oggi in Senato
Nel frattempo oggi si sono svolte alcune audizioni in Senato. L'ufficio di presidenza della Commissione Ambiente ha ospitato gli interventi di Inu (Istituto nazionale di urbanistica), Siu (Società italiana urbanisti), Rete dei comitati della Città metropolitana di Milano, Italia Nostra, Forum Nazionale "Salviamo il paesaggio-Difendiamo i territori" (alle ore 11.30); e di Consigli nazionali degli architetti e degli ingegneri, Unitel (Unione nazionale italiana dei tecnici degli enti locali), Confindustria Assoimmobiliare, Aspesi-Unione immobiliare, Confedilizia e dei professori Paolo Urbani (Università "La Sapienza"), Aldo Travi (Università Cattolica del Sacro Cuore di MILANO), Stefano Civitarese Matteucci (Università "G. d'Annunzio") e Arturo Lanzani (Politecnico di Milano.
Albertini Petroni (Confindustria Assoimmobiliare): "La rigenerazione urbana a Milano vale 12 miliardi"
Al termine della sua audizione, Davide Albertini Petroni, presidente di Confindustria Assoimmobiliare ha commentato: "Siamo fortemente preoccupati per lo stallo parlamentare sul Salva Milano. Il blocco degli investimenti immobiliari penalizza l'intera filiera e mette a rischio, oltre a diversi posti di lavoro, la crescita economica e sociale della città". Albertini Petroni ha aggiunto: "I progetti di rigenerazione urbana a Milano valgono 12 miliardi di euro: non possiamo permetterci una paralisi degli investimenti. Il rallentamento normativo ha già avuto un impatto significativo sulle entrate erariali, con miliardi di euro di mancato gettito fiscale e oltre 165 milioni di euro di oneri di urbanizzazione persi nel 2024 solo su Milano. Se la situazione non si sblocca rapidamente, Milano rischia di perdere la propria capacità di crescita e innovazione, compromettendo la possibilità di rispondere alla crescente domanda di abitazioni accessibili".
Secondo il presidente di Confindustria Assoimmobiliare, "a risentire maggiormente di questa situazione, sono i progetti di rigenerazione urbana di larga scala e quelli di sviluppo residenziale (multifamily, affordable housing, social housing, student housing, senior living), che rappresentano la maggioranza dei progetti in corso di approvazione e che sono particolarmente necessari considerata la crescente domanda di abitazioni a prezzi accessibili nella città. Non vanno quindi trascurati i profili sociali e ambientali impattati dal rallentamento di tali interventi, che rischiano di tradursi in ulteriore spesa sociale nel caso in cui la domanda per queste tipologie abitative non dovesse trovare un'offerta adeguata. È, dunque, indispensabile superare questa impasse e favorire la conversione di edifici abbondonati e dismessi in residenze, studentati, uffici e centri di ricerca. La semplificazione normativa al fine di demolire e bonificare edifici fatiscenti e ricostruire con standard qualitativi elevati sono elementi essenziali per garantire uno sviluppo sostenibile delle città, senza ulteriore consumo di suolo"