Milano
San Siro, i conti non tornano: per Milan e Inter il nuovo stadio costa 810 milioni, per il Comune di Milano 650
Il documento aggiornato dei club fissa a 428 milioni i costi della ristrutturazione e a oltre 810 quelli per un nuovo impianto. Ma Palazzo Marino parla di cifre diverse e difende le sue stime

San Siro
Il futuro di San Siro si gioca anche sui numeri. Per Milan e Inter ristrutturare lo stadio Meazza costerebbe 428,4 milioni, mentre costruirne uno nuovo arriverebbe a 810,7 milioni. Cifre che divergono dalle stime del Comune di Milano, secondo cui la differenza di spesa tra ristrutturazione (510 milioni) e nuovo impianto (650 milioni) sarebbe molto più contenuta
San Siro, le cifre del Comune e quelle dei club
Secondo i dati aggiornati dai club nel 2025, ristrutturare San Siro comporterebbe un esborso di 428,4 milioni: 371,7 per l’impianto e 56,7 per aree esterne e infrastrutture. La costruzione di un nuovo stadio nello stesso comparto arriverebbe invece a 810,7 milioni, suddivisi in 707,9 per stadio e podio e 102,8 per infrastrutture. Numeri che, se si considera l’intero “comparto plurivalente” con il recupero di una porzione del secondo anello, lievitano a oltre 1,2 miliardi di euro. Lo riferisce LaPresse.
Palazzo Marino però avrebbe in mano numeri diversi. Nel parere tecnico firmato nel 2022 dalla dirigente Simona Collarini, responsabile unica del procedimento, la forbice tra le due opzioni era molto più stretta: 510 milioni per la ristrutturazione contro 650 per il nuovo stadio.
San Siro, verso la delibera
Le differenze hanno acceso il dibattito in Consiglio comunale proprio mentre la giunta guidata dal sindaco Giuseppe Sala si prepara a elaborare la delibera per la vendita definitiva dell’impianto. Enrico Fedrighini, consigliere del gruppo Misto, ha chiesto spiegazioni puntuali alla dirigente Collarini: da quali fonti sia nata la stima del Comune, quali verifiche siano state svolte, chi abbia effettuato le valutazioni e con quale mandato. Per ora le domande restano senza risposta ufficiale, ma il tema rischia di pesare sulle prossime scelte di Palazzo Marino.