Milano
San Siro, i Verdi avvisano: "Manca la maggioranza per votare la vendita". Chi sono i consiglieri in bilico
San Siro, il Comitato Sì Meazza al contrattacco: “Operazione fasulla, i club sono indebitati. Sala pensa al business, non al bene pubblico”. Monguzzi (Verdi): "Il centrosinistra non ha i numeri". L'ipotesi di un sostegno da centrodestra

San Siro
Scontro sempre più acceso sul futuro dello stadio San Siro. La delibera sulla cessione a Inter e Milan rischia di non avere i voti necessari in Consiglio comunale, secondo il consigliere Monguzzi. Il Comitato Sì Meazza parla di operazione “immobiliare e indecente”, lancia nuovi esposti e critica la giunta Sala per l’assenza di una visione pubblica. Claudio Trotta: “Lo stadio può vivere anche senza le squadre, serve una prospettiva culturale ed europea, non solo aziendale”.
Monguzzi: “Il centrosinistra non ha i numeri, sarebbe gravissimo sostituirci col centrodestra”
La delibera sulla vendita dello stadio San Siro a Inter e Milan, attesa in aula a settembre, potrebbe non superare la prova del Consiglio comunale. Lo ha detto il consigliere dei Verdi Carlo Monguzzi durante la conferenza stampa organizzata dal Comitato Sì Meazza: “Non ci sono 25 consiglieri di centrosinistra pronti a votare a favore. Se anche Marco Fumagalli, capogruppo della lista Sala, si chiamasse fuori, la maggioranza avrebbe bisogno dei voti del centrodestra. Ma sarebbe politicamente inaccettabile che l’area ambientalista venisse sostituita su una delibera così cruciale”. Sei consiglieri si sono già detti contrari: i tre Verdi (Monguzzi, Cucchiara, Gorini), due del Pd (Giungi e Pantaleo) e Fedrighini del Gruppo misto.
Claudio Trotta: “San Siro può vivere anche senza Inter e Milan”
Durante la conferenza stampa è intervenuto anche Claudio Trotta, promoter e fondatore di Barley Arts: “Siamo basiti da ciò che sta accadendo. Il Meazza può sopravvivere anche senza le due squadre: può diventare uno stadio dell'entertainment a 360 gradi, un modello europeo. Invece vediamo politiche che mettono il business prima del benessere delle persone”. Trotta ha ricordato di aver lavorato a un progetto alternativo con altri operatori dello spettacolo, poi accantonato per i tempi ristretti imposti dal Comune: “Nel progetto delle squadre del 2019 si parlava pochissimo di concerti, eppure milioni di persone hanno fatto vivere quello stadio anche con la musica”.
Corbani (Comitato Sì Meazza): “I club non possono permetterselo, è solo speculazione”
Durissimo l’attacco di Luigi Corbani, fondatore del Comitato, che ha annunciato tre nuovi esposti – in Procura, al Tar e alla Corte dei Conti – per fermare l’operazione. “Inter e Milan hanno rispettivamente 750 e 350 milioni di debiti. Come possono investire 1,2 miliardi in uno stadio? È solo una gigantesca operazione immobiliare. Il Comune ha tutti gli strumenti per ammodernare San Siro senza toccare le casse pubbliche: se non lo fa è una scelta politica, non economica”.
Manutenzione e demolizione: “I costi veri sono quelli dello smantellamento”
Secondo il Comitato, le cifre citate nella memoria difensiva del Comune al Tar sono “una balla pazzesca”: la gestione dello stadio esistente costerebbe meno della demolizione. “Negli ultimi tre anni – ha spiegato Corbani – la manutenzione ordinaria è costata 3,2 milioni l’anno. Anche includendo interventi straordinari, si arriva a 9,5 milioni annui. Meno, molto meno, dei 52 milioni previsti per la demolizione nel documento del 5 settembre 2022”. Il vero peso, dice, è quello ambientale ed etico.
Corbani: "Sala pone condizione per rimanere in carica la vendita dello stadio"
Corbani chiude con un attacco diretto al sindaco: “Trovo curioso, al limite dell’indecenza, che il primo cittadino metta come condizione per rimanere in carica la vendita dello stadio. Capirei se avesse detto 'costruire 10mila case popolari'. San Siro è un bene pubblico, non un affare privato. La politica dovrebbe pensare al futuro della città, non agli interessi aziendali”.
San Siro, il Pd replica a Monguzzi e Fedrighini: "Dal 2019 tutte le loro profezie vengono smentite"
"Almeno dal 2019 le profezie dell'opposizione, dei consiglieri Monguzzi e Fedrighini vengono smentite dai voti del Consiglio comunale: tutti i documenti, gli ordini del giorno con i quali abbiamo definito i paletti entro i quali deve muoversi la partita dello stadio sono sempre stati votati e approvati in aula dalla maggioranza, rispettati dalla Giunta e fatti osservare alle squadre". Lo dichiarano Beatrice Uguccioni e Bruno Ceccarelli, rispettivamente capogruppo e presidente della Commissione Rigenerazione Urbana del Pd, replicando alle dichiarazioni di Carlo Monguzzi. "In questa fase - continuano i Dem - e' aperto un confronto di maggioranza con la Giunta per individuare il percorso migliore per portare al dibattito la delibera su San Siro e far esprimere, ancora una volta, l'aula su questo importante progetto. Siamo al lavoro per valutare ogni aspetto utile. Nel frattempo, Monguzzi e Fedrighini sono gli ultimi titolati a parlare a nome della maggioranza poiche', pur facendone formalmente parte, da anni vivono sui giornali esclusivamente opponendo il loro No a ogni proposta. Un atteggiamento che ha portato Fedrighini a ritrovarsi da solo nel gruppo Misto e Monguzzi ad essere messo in minoranza, e spodestato da Capogruppo, addirittura dai suoi stessi colleghi dei Verdi".