Milano
Sanità lombarda: boom di dimissioni dal pubblico, ma la Regione rilancia con 8 miliardi per nuovi ospedali e tecnologie
In Lombardia crescono le dimissioni tra medici e infermieri, ma la Regione vara un maxi-piano di rilancio sanitario da 7,9 miliardi

Tra il 2011 e il 2023 il numero di professionisti che lasciano la sanità pubblica lombarda è aumentato del 416%. Una fuga allarmante a cui il nuovo piano della Regione cerca di porre rimedio: quasi 8 miliardi di euro per ricostruire e digitalizzare ospedali, migliorare l’efficienza e trattenere i professionisti.
Sanità in Lombardia: boom di dimissioni dal pubblico, ma la Regione rilancia con 8 miliardi per nuovi ospedali e tecnologie entro il 2031
Secondo un’analisi del sindacato UIL, tra il 2011 e il 2023 la percentuale di operatori sanitari che ha lasciato gli ospedali pubblici lombardi è cresciuta in modo drammatico: +416%. Medici, infermieri, tecnici e altre figure professionali abbandonano il pubblico, spesso attratti da condizioni migliori nel settore privato. Il sindacato lancia l’allarme: servono stipendi più alti e condizioni di lavoro più sostenibili per fermare l’emorragia.
La risposta della Regione: quasi 8 miliardi per rilanciare la sanità pubblica
Nel tentativo di invertire la rotta, la Regione Lombardia ha approvato un imponente piano da 7,9 miliardi di euro, destinato al potenziamento della rete sanitaria pubblica entro il 2031. Il programma prevede la costruzione di sei nuovi ospedali, la riqualificazione delle strutture esistenti, investimenti in alta tecnologia e il rafforzamento della sanità territoriale.
Bertolaso: “Non promesse, ma progetti cantierabili”
L’assessore al Welfare, Guido Bertolaso, ha definito il piano come un impegno concreto, con una visione chiara: “Rafforzare la sanità pubblica, migliorare le strutture e offrire ai cittadini cure moderne e accessibili”. Non solo parole, ma interventi reali, programmati e pronti a partire.
Sei nuovi ospedali e oltre 2 miliardi per le ristrutturazioni
I nuovi ospedali sorgeranno a Cremona, Malpensa, Pavia, Desenzano, Chiari e Seregno. Parallelamente, più di 2 miliardi saranno impiegati per mettere in sicurezza e riqualificare le strutture già operative. Gli interventi si inseriscono nel riordino nazionale della rete ospedaliera.
Tecnologia e digitalizzazione: 183 milioni per modernizzare il sistema
Una fetta importante del budget, 183 milioni di euro, sarà destinata alla digitalizzazione delle infrastrutture, all’acquisto di apparecchiature all’avanguardia, allo sviluppo di sistemi interoperabili e alla cybersecurity. Un passo decisivo per garantire un servizio più rapido, connesso e sicuro.
Sanità territoriale e sostenibilità energetica al centro del progetto
Il piano prevede anche 720 milioni per mantenere efficiente la rete ospedaliera esistente e 86 milioni per potenziare la sanità territoriale, in continuità con i fondi del PNRR. A ciò si aggiungono 161 milioni per migliorare l’efficienza energetica degli edifici sanitari, contribuendo alla sostenibilità ambientale.
Finanziamenti: un mix tra fondi regionali e statali
Lo stanziamento sarà coperto da diverse fonti: 3,48 miliardi da fondi accantonati in passato, 3 miliardi dal bilancio regionale, 1,32 miliardi da fondi statali ex art. 20 della legge 67/1988, e 199 milioni da ulteriori contributi statali. Una manovra ambiziosa per arginare la crisi e ricostruire fiducia nella sanità pubblica.