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Sanità, Lombardia: Pd, dalla pandemia spinta verso la riforma

Sanità, Lombardia: Pd, dalla pandemia spinta verso la riforma

Il Partito Democratico lombardo chiede che la discussione sulla riforma della sanità lombarda sia aperta e pubblica, portata dai tavoli del centrodestra alla sede propria della commissione sanità del Consiglio regionale. Nel frattempo, il Pd ha impostato una propria proposta che è di radicale cambiamento rispetto a un’organizzazione sanitaria regionale attuale che non ha retto all’urto della pandemia. “La pandemia ha mostrato tutta la fragilità del sistema sanitario regionale – ha spiegato questa mattina in conferenza stampa il segretario regionale Vinicio Peluffo -. La legge 23, voluta in via sperimentale da Maroni e portata avanti da Fontana, scadrà a fine anno. La tempistica ci restituisce la possibilità di cambiare in modo radicale e coraggioso la sanità lombarda. Per questo, già da luglio, come Partito Democratico Lombardo e come Gruppo regionale abbiamo costruito un percorso condiviso con medici, scienziati e amministratori locali per formulare una proposta alternativa. Oggi la nostra idea di riforma, di cui anche Beppe Sala ha parlato recentemente, sta arrivando a definizione. Per realizzare quella rivoluzione che secondo noi serve in questa regione occorrerà utilizzare risorse importanti, straordinarie, a partire dal MES e dal Recovery Fund.” La prima bozza di proposta è stata elaborata da e con il Gruppo regionale, e sarà quest’ultimo, al termine di una fase di discussione aperta, a portarla materialmente nelle sedi legislative regionali.

“Ci confrontiamo su una proposta di modifica della governance della sanità lombarda – spiega il capogruppo del Pd in Regione Fabio Pizzul - ma l’obiettivo non è solo quello di correggere la legge attuale, vogliamo offrire ai lombardi per il 2023, anno delle elezioni, una visione alternativa a quella attuale. Lancio un appello a Lega e alleati: escano dalle segrete stanze e si apra al più presto la discussione in commissione sanità, che è la sede adatta e competente.” Per il Pd, spiega ancora Pizzul, “occorre ricostruire la fiducia rispetto a un sistema sanitario provato dall’emergenza Covid, che vede medici e operatori sanitari scoraggiati e amareggiati dalla mancanza di direttive chiare da parte della Regione. Nella sanità regionale attuale vanno cambiate le Ats, che non hanno funzionato come si pensava e hanno dato indicazioni differenti nei diversi territori, e stiamo pensando a un’agenzia o azienda regionale unica che si occupi di dare un governo unitario e univoco in tutta la Regione. Occorre cambiare governance a partire dal rapporto tra sanità pubblica e sanità privata, dalla valorizzazione dei distretti e della medicina territoriale, con il coinvolgimento attivo dei sindaci. Va decisamente recuperato il ruolo dei medici di base e vanno introdotte le unità socio sanitarie territoriali che si prendano cura del territorio di riferimento”.La proposta del Pd prevede anche l’introduzione di una Agenzia per la ricerca e l’innovazione, “perché la sanità lombarda deve saper cogliere le migliori innovazioni e metterle al servizio di tutti i cittadini, non solo negli ospedali ma anche nella medicina territoriale.”La proposta di riforma è aperta alla discussione di tutto il Partito Democratico, dei suoi sindaci, delle forze di centrosinistra e di tutto il mondo della sanità. La modifica della attuale legge regionale, la 23 del 2015, entrerà nel vivo nei primi mesi del 2021.

Anelli (Lega) replica a Pizzul (PD): “Non ci sono segrete stanze. Dal PD tanti proclami ma nessuna proposta legislativa”

“Ma quali segrete stanze? La Lega sta facendo tutto alla luce del sole. Il lungo lavoro fatto in questi mesi dalla Lega ha portato a una relazione che è stata consegnata al Presidente Fontana. Al documento della Lega si aggiungeranno i contributi degli altri partiti di maggioranza”. Così il capogruppo della Lega al Pirellone, Roberto Anelli, replica a Fabio Pizzul, capogruppo regionale PD.“Il PD invece non è arrivato a capo di nulla, nonostante i gazebo organizzati in estate per raccogliere idee sulla sanità. Tanti proclami ma  nessun documento”.“Dai dem finora c'è stata tanta propaganda ma nessun lavoro legislativo serio. L'impressione è che il PD abbia perso parecchio tempo per strada e che  ora sia palesemente in ritardo nel confronto sulla riforma”.  

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