"Cosa c'entrano Ocalan e il Che con la strage avvenuta a Parigi?"
Migliaia di persone hanno partecipato sabato pomeriggio in piazza Duomo alla convocazione di "Stare insieme", manifestazione promossa da Cecilia Strada, presidente di Emergency dopo la strage alla redazione di Charlie Hebdo e che aveva come obiettivo quello di lanciare un segnale contro "la logica di chi divide il mondo in base alla religione, al colore della pelle, alla nazionalità. Rifiutiamo la logica di chi specula sulla morte per i propri interessi, alimentando una spirale di odio e violenza".
Ma la manifestazione, ed alcuni suoi aspetti in particolare, sono stati anche oggetto di critica. Così ad esempio Silvia Sardone, responsabile dipartimento Sicurezza di Forza Italia Lombardia: "Alla manifestazione di piazza Duomo per ricordare le vittime della strage in Francia e rifiutare ogni forma di guerra purtroppo ci sono state immagini e volantini consegnati ai manifestanti che francamente poco si conciliano con un presidio anti terrorismo. Oltre ai discorsi di Limonta che osannava Pisapia e alla presenza di tanti esponenti della sinistra milanese tra i manifestanti, nonostante ci fosse stato l'invito a non esporre bandiere di partito, c'erano persone con bandiere di Rifondazione comunista, con falce e martello o della pace con lo stemma di Sel. Alcuni partecipanti avevano bandiere o foulard raffiguranti il noto terrorista curdo Ocalan e il rivoluzionario assassino Che Guevara. Come si conciliano falce e martello, Ocalan e Che Guevara con il no al terrorismo e l'invito alla pace?"
Sardone prosegue articolando ulteriormente la propria disamina: "Inoltre sono stati consegnati volantini da parte di molti attivisti di "Sinistra Anticapitalista" e soprattutto di "Sinistra Classe Rivoluzione" con alcuni passaggi sconcertanti: 'Se si confermasse che dei terroristi "Islamici" sono gli autori di questo massacro, avrebbero fatto un regalo formidabile alla propaganda islamofova e razzista; No a leggi antiterroristi che prenderebbero di mira le popolazioni musulmane nelle nostre città, in particolare i giovani delle periferie; bisogna cercare di comprendere il terreno in cui si sviluppa questo fanatismo; la spiegazione del fanatismo si trova nelle condizioni in cui vivono musulmani sottomessi all'ingiustizia, alla discriminazione, all'umiliazione; l'attentato ha offerto su un piatto d'argento alla destra e forze xenofobe, che hanno gravi responsabilità, un'occasione straordinaria per rilanciare le loro campagne di odio'".
"Ritengo francamente sconveniente - conclude l'esponente di Forza Italia - che in questa manifestazione sia stato dato così spazio a queste immagini e a queste parole che sono assolutamente incoerenti con qualsiasi condanna del terrorismo. La sinistra riesce a fare una condanna netta del terrorismo islamico senza tirare fuori giustificazioni insensate e senza attaccare la destra o i paesi occidentali?"