Scanagatti: “Alleanza con i costruttori per recuperare le aree dismesse”
di Fabio Massa
Si chiama “Ritorno alla città”, ed è un convegno organizzato dall’Anci Lombardia e dall’Ance, l’associazione dei costruttori. Si terrà l’11 aprile 2015 a Monza, “padrone di casa” il sindaco Roberto Scanagatti, insieme al presidente di Assimpredil-Ance Claudio De Albertis. Il sottotitolo è tutto un programma: “Dal recupero delle aree degradate un’occasione per il rilancio della qualità urbana e dell’impresa”. Il sindaco Scanagatti spiega ad Affaritaliani.it: “Nelle nostre città è stato consumato anche troppo suolo. Io non sono per l’ideologico consumo zero, ma è ovvio che ci deve essere un’alleanza per riqualificare da una parte i nostri territori e dall’altra far ripartire il settore edilizio”.
Sindaco Scanagatti, che senso ha il termine “ricostruzione”? Perché “Ritorno alla città?”
La prima considerazione che mi sento di fare, per spiegare questo convegno, è che nella nostra zona abbiamo già consumato molto, moltissimo suolo. Anche più di quello che sarebbe stato necessario. E’ ovvio che a questo punto occorre riusare ciò che c’è, e che magari è in rovina. Con le crisi industriali che si sono abbattute sul nostro territorio, abbiamo aree dismesse che non sono più funzionali e che sono fonte di degrado. E’ da questa doppia esigenza di riproporre funzionalità e di evitare il degrado che nasce l’idea di valorizzare il recupero delle aree dismesse.
Anche perché, mi viene da dire, con la crisi dell’edilizia anche le casse dei comuni finiscono a carte quarantotto. Niente edilizia, niente oneri.
Indubbiamente l’idea di questo convegno è nata dalla creazione di una sorta di alleanza tra Comuni e costruttori. Abbiamo obiettivi comuni, o che comunque possono combaciare. Da una parte c’è la necessità di non far rimanere le città ferme e bloccate. Dall’altra parte quella di far riprendere il mercato. Ora, io mi chiedo, perché lasciare luoghi fermi a marcire? Dobbiamo incentivare la ripresa ed eliminare il degrado.
Lei è un sostenitore dell’idea di “consumo zero di suolo”?
Io lo voglio dire chiaro e tondo. Il consumo zero di suolo non esiste. Dobbiamo smetterla di essere ideologici. Ma da consumo di suolo zero a spreco di suolo ce ne passa. Deve essere ridotto al minimo il consumo di suolo con la rigenerazione di quelli già usati. Il problema al massimo è la convenienza…
Appunto, ai costruttori costa di più.
Costa di più perché ci sono le bonifiche che incidono molto. Quello che noi chiediamo è che ci sia una legislazione che vada ad incoraggiare il recupero. La Regione Lombardia ha fatto una legge sul consumo di suolo, ma senza manovre economiche che incoraggino le leggi è una cosa inutile. Il tema è questo.
Intanto sui giornali si legge di una nuova mazzata in arrivo sui comuni… Lei da presidente di Anci Lombardia come si pone?
Stiamo ancora cercando di capire che cosa stia succedendo. Si dice che per non far scattare l’aumento dell’Iva occorrono almeno dieci miliardi di euro. Ma se pensano di prenderli ai Comuni sono davvero dei folli. Ma come: stiamo chiedendo il reintegro del fondo Imu-Tasi e questi pensano di levarci altri soldi? E poi c’è il tema delle città metropolitane…
Insomma, lei non crede che lo faranno.
Spero di no. Anche perché Renzi, Delrio, Rughetti, è tutta gente che sanno che cosa vuol dire amministrare. Mi rifiuto di credere che faranno passare una roba del genere. Anche perché si sa: i tagli penalizzano sempre i virtuosi.
E se invece la mazzata dovesse arrivare?
Non faremo mancare la protesta, questo è certo. Qui si stanno tagliando i servizi. Vogliono tagliare ancora? Facciano loro i bilanci. Almeno si assumono la responsabilità. Di certo non ci possono chiedere di aumentare le tasse, un po’ perché non vogliamo, un po’ perché in molti casi non possiamo visto che le aliquote sono già al massimo. In questo momento penso che arriveremmo a una risposta dura e forte al Governo. Ma spero proprio di non dover arrivare a questo.
@FabioAMassa