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Spaccio internazionale, indagato anche il "Banksy della droga"
Spaccio internazionale di droga (Polizia di Stato)

Spaccio internazionale, indagato anche il "Banksy della droga"

Dietro la facciata rispettabile di gallerista d'arte specializzato in street art svolgeva il ruolo di "importantissimo broker di stupefacenti internazionale": tra gli indagati per associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di droga c'è anche il 41enne Andrea Deiana, titolare della galleria di Amsterdam "Art3035 Gallery", ora posta sotto sequestro, dalla quale trattava anche opere di importanti artisti come Banksy e Basquiat. Ma i veri affari, secondo  gli investigatori della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano - Dda li faceva con la droga.

Spaccio di droga, Genovese indagato per l'acquisto di cento grammi di ketamina e cocaina

Nell'inchiesta che  ieri ha portato ad emettere un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 31 persone risulta indagato anche Alberto Genovese, imprenditore del web già a processo per violenza sessuale, ed ora indiziato di aver acquistato cento grammi di ketamina e cocaina da "ritenersi destinata alla successiva vendita o cessione".

Deiana, mercante d'arte di Banksy. Ma era solo una copertura

Deiana è riuscito a evitare l'arresto ed è attualmente ricercato. Ha già precedenti per droga ed è considerato dal gip "in grado di organizzare forniture per centinaia di chili”. La galleria avviata nel 2018, riporta il Fatto quotidiano, sarebbe servita a riciclare i proventi del narcotraffico con vendite fittizie di quadri di street art. Il nickname di Deiana nelle chat intercettate era proprio "Banksy", ma gli inquirenti sono giunti a lui quando in una telefonata un interlocutore lo ha chiamato per cognome. Tra le compravendite di droga, è emerso un bonifico da 20mila euro con  "scusa per giustificare quella movimentazione" da ricondurre "all’acquisto di un quadro di Banksy”.

Traffico internazionale di droga, le indagini avviate a Milano

Le indagini sono partiti nel settembre del 2019 a Milano con con l’individuazione di una cellula locale di trafficanti riconducibile a due imprenditori nel campo della ristorazione, titolari, come riporta Il Giorno, del ristorante di pesce Monkfish a Peschiera Borromeo. Da lì si è risaliti a Deiana, "in stabile contatto sia con i narcos sudamericani sia con uno dei più importanti trafficanti di droga al mondo, Imperiale Raffaele“, estradato in Italia a fine marzo scorso dagli Emirati Arabi dopo una latitanza dorata a Dubai.

Il ruolo di Imperiale, il "boss dei Van Gogh"

Imperiale è a sua volta appassionato d'arte, tanto da essere conosciuto come il “boss dei Van Gogh” per avere acquistato, custodito e poi fatto anche ritrovare due preziosissime tele del pittore fiammingo che erano state trafugate dal museo di Amsterdam nel 2002. Deiana avrebbe aiutato Imperiale durante la sua latitanza, come dichiarava lui stesso in alcune conversazioni via chat. Altre connessioni erano con la criminalità organizzata campana

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