Milano
Stadio, De Chirico: "Il Comune vada dagli ambulanti di San Siro e faccia da tramite con le squadre"
Il consigliere comunale ai microfoni di Affaritaliani: "Contratto proposto da M-I Stadio irricevibile. Coinvolte tante famiglie ma al presidio di protesta nemmeno un assessore"

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A pochi giorni da Milan-Bari, gli ambulanti di San Siro continuano il presidio contro il nuovo contratto proposto da M-I Stadio, giudicato penalizzante e “a senso unico”. Il consigliere comunale di Forza Italia Alessandro De Chirico chiede un intervento urgente del Comune per mediare con le società e salvaguardare decine di famiglie. “Non basta vendere solo merchandising ufficiale, servono anche i panini e l’acqua per i tifosi”. L'intervista
Stadio, De Chirico: "Il Comune vada dagli ambulanti di San Siro e faccia da tramite con le squadre"
"Mi aspetto che, prima di Ferragosto, qualcuno del Comune si prenda la briga di andare a parlare con gli ambulanti di San Siro per fare da tramite con le società" dice il consigliere comunale milanese di Forza Italia Alessandro De Chirico, che questa mattina ha partecipato al presidio dei paninari fuori dallo stadio. Domenica, con Milan-Bari, parte la stagione calcistica ma gli operatori hanno deciso di protestare a oltranza finché non si troverà una soluzione per il rinnovo del loro contratto. Quello proposto dal consorzio M-I Stadio "è irricevibile per le clausole a senso unico" prosegue l'esponente azzurro: "Come fanno a programmare i loro investimenti, magari per migliorare le apparecchiature o per assumere personale, se non sanno se potranno continuare a lavorare?".
De Chirico, vuole fare un appello alle squadre?
Certo, anche perché si rischiano di inasprire gli umori e che la situazione diventi sempre più conflittuale quando mancano quattro giorni alla prima partita dell'anno. Tra l'altro, per Milan-Bari di domenica si parla di oltre 53 mila spettatori. Tifosi, dall'Italia ma anche dall'estero, che rischiano di andare allo stadio senza la possibilità di comprare nemmeno una bottiglietta d'acqua prima di entrare. Il contratto proposto è fortemente penalizzante, della serie prendere o lasciare, con 7 bancarelle di merchandising escluse a priori. Posso capire, fino a una certa, che si vogliano vendere i prodotti ufficiali, ma non tutti i tifosi possono permettersi di comprare una maglia da 100 euro. Ma gli ambulanti che vendono i panini come li sostituiscono? Con uno street food o con qualche catena?
Se i presupposti, anche in vista di un nuovo stadio, sono questi…
Il sindaco Sala, voglio ricordarlo, in passato ha anche fatto delle dichiarazioni sugli ambulanti, dicendo che in caso di nuovo stadio bisogna salvaguardare i loro posti di lavoro. Se non cominciamo già da adesso poi è normale che crollerà tutto... È il momento che il sindaco passi dalle parole ai fatti. Agli imprenditori non si può mettere una pistola alla tempia per chiedergli di firmare il contratto così com'è oppure arrivederci e manco grazie.
Perché si è arrivati a questa situazione?
Portare il contratto alla scadenza naturale è stata una mossa subdola. Quello proposto da M-I Stadio va in una direzione unica, ovviamente a favore del consorzio e quindi delle squadre. Sono coinvolte centinaia di famiglie, per questo è importante che il Comune si metta in mezzo. Al presidio di oggi mi ha sorpreso molto il fatto che non ci fosse nessuno della giunta a incontrare gli operatori. Sapevano benissimo che sarebbe cominciata questa protesta simbolica eppure nessun assessore ha ritenuto di doversi presentare. Questo dimostra, come sempre, quanto il Pd e i suoi rappresentanti a Palazzo Marino siano lontani dalla realtà e dalla città.
Cosa si aspetta nei prossimi giorni?
Avevo chiesto di organizzare una commissione a maggio, perché sapevo che il contratto era in scadenza. Mi sembrava doveroso che il Comune ne parlasse e che il Consiglio comunale prendesse a carico questi imprenditori e le loro famiglie. Adesso auspico che ci sia una trattativa tra le parti e che l’amministrazione si attivi per una mediazione urgente. In questi giorni, possibilmente prima di Ferragosto, mi aspetto che qualcuno del Comune venga qui a parlare con gli ambulanti. Non devono invitarli a Palazzo Marino, ma scomodarsi fino al presidio, ascoltando le loro istanze e poi facendo tramite con le società.