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Milano
Tangenti: Caianiello e Tatarella liberi. D'Alfonso resta ai domiciliari
Pietro Tatarella

Tangenti: Caianiello e Tatarella liberi. D'Alfonso resta ai domiciliari

Tornano in libertà, per decisione del gip, quasi tutti gli indagati nell'inchiesta della Dda milanese su un presunto sistema di tangenti e spartizione di appalti in Lombardia che erano ancora agli arresti domiciliari o in carcere. Tra questi anche l'ex coordinatore di Forza Italia di Varese, Gioacchino Caianiello, e l'ex consigliere comunale azzurro, Pietro Tatarella. Il provvedimento sarà attivo a partire dal 6 novembre per scadenza termini. Resta invece ai domiciliari l'imprenditore Daniele D'Alfonso al quale si contesta di aver favorito la 'ndrangheta - il clan dei Molluso. Nel suo caso, la misura scadra' nel maggio 2020.

Il gip ha rigettato l'istanza della Procura che chiedeva per gli indagati, Caianiello, Tatarella, Tolbar e Salerno, un'"altra misura cautelare coercitiva non custodiale", come l'obbligo di dimora o firma, "idonea a garantire le esigenze cautelari" dal momento che "nella richiesta oggetto d'esame, non vengono esplicitate in alcun modo le esigenze cautelari che legittimerebbero l'adozione" di un provvedimento alternativo "quasi alla scadenza del termine" di custodia cautelare dei sei mesi e del quale mancherebbero i "presupposti". D'Alfonso invece, avendo dato lavoro a esponenti della cosca dei Molluso nell'azienda Ecol Service resta ai domiciliari. 

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