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Milano
Tariffe Trenord, scontro maggioranza-opposizione in Regione
Trenord (Foto di Joshua Peli)

Tariffe Trenord, scontro maggioranza-opposizione in Regione

Scontro sulle tariffe Trenord in consiglio regionale, dove la maggioranza ha bocciato la mozione del Pd che chiedeva il mantenimento degli abbonamenti solo treno e rimodulasse l'allineamento delle tariffe, individuando una modalita' piu' favorevole per i pendolari anche alla luce del fatto che nei prossimi mesi lo stesso problema riguardera' gli altri territori della Lombardia.

"Da oggi decine di migliaia di pendolari che prendono solo il treno pagano gli abbonamenti molto di piu' a fronte di un servizio che rimane esattamente lo stesso, con tutti i problemi che conosciamo. Per ora riguardano solo gli utenti delle province di Milano, Monza e Brianza e in parte di Lodi, ma presto gli aumenti varranno per tutti gli altri pendolari lombardi. La verita' e' che la Regione autorizza Trenord a riempire le proprie casse, ma siccome gli utenti giustamente si arrabbiano, l'assessore Terzi e la Lega stanno alzando una cortina di fumo. Inoltre, i rimborsi annunciati da Trenord prevedono una procedura tanto complicata che sembra fatta apposta per scoraggiare i pendolari dal richiederli. Il modo piu' semplice, quello giusto, era mantenere gli abbonamenti solo treno", dichiarano dopo la bocciatura in una nota i consiglieri regionali del Pd Pietro Bussolati e Gigi Ponti.

Questa la replica dell'assessore Maria Claudia Terzi: "L'integrazione parte oggi solo formalmente, perche' in realta' e' partita il 15 luglio scorso su decisione unilaterale del Comune di Milano. Il Comune ha scelto di aumentare da 1,5 a 2 euro il biglietto Atm per fare cassa: lo ha fatto utilizzando il grimaldello dell'integrazione tariffaria che oggi il Pd, dopo aver gridato ai quattro venti quanto fosse salvifica e indispensabile, dice di non volere. Ma l'integrazione senza treno non ha senso. Non si puo' lasciare fuori un attore della mobilita' come Trenord che nel Milanese e Monzese serve 96 stazioni di cui 24 nella citta' di Milano (6 nel passante ferroviario)".

"La Regione - ha aggiunto - e' intervenuta ottenendo da Trenord il rimborso integrale dei rincari per i monomodali. Settimana prossima incontrero' i rappresentanti dei pendolari: siamo disponibili a confrontarci sul regolamento dei rimborsi. Ma ricordo che il sistema deve tutelare davvero i monomodali, quindi una procedura di verifica e' necessaria. Ricordo anche che l'utente puo' presentare i documenti per accedere al meccanismo di rimborso in un'unica occasione, dopodiche' ricevera' il bonifico sul suo conto corrente, senza ulteriori passaggi procedurali". "I problemi comunque nascono dal Comune di Milano che ha pressato l'Agenzia Tpl. Senza la fuga in avanti di Milano - ha concluso Terzi - l'introduzione dell'integrazione tariffaria sarebbe stata piu' armonica e meno difficoltosa. Questa fretta ha indotto l'Agenzia a lavorare male. Il sistema infatti presenta ancora falle inaccettabili. Basti pensare che i nuovi titoli acquistati online per le zone fuori da Milano (MI4-MI9) non aprono i tornelli della metropolitana. O che i servizi bus urbani di 16 Comuni del Milanese e del Monzese sono stati 'dimenticati' dall'Agenzia e, dunque, ancora oggi non risultano inclusi nell'integrazione tariffaria".

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