Terrorismo, arrestato nel Mantovano un 37enne che arruolava giovani per la jihad - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 11:07

Terrorismo, arrestato nel Mantovano un 37enne che arruolava giovani per la jihad

Secondo la Procura di Brescia l'uomo avrebbe indottrinato un ragazzo poi condannato per legami con il Tehrik e Taliban Pakistan, cellula di Al Qaeda

di Giorgio d'Enrico

Un 37enne originario del Bangladesh e residente nel Mantovano è stato arrestato e posto ai domiciliari con l’accusa di arruolamento con finalità di terrorismo. L’uomo, secondo gli inquirenti, avrebbe indottrinato un giovane poi condannato per legami con il Tehrik e Taliban Pakistan, branca di Al Qaeda. Dalle analisi del suo smartphone sarebbero emersi interessi per video di addestramento militare e testi riconducibili al jihadismo radicale.

Terrorismo, arrestato nel Mantovano un 37enne che arruolava giovani per la jihad

All’alba di oggi un uomo di 37 anni, cittadino del Bangladesh residente nella provincia di Mantova, è stato arrestato e posto ai domiciliari su disposizione del gip di Brescia. L’accusa nei suoi confronti è di arruolamento con finalità di terrorismo, ipotesi di reato prevista dall’articolo 270 quater del codice penale.

Il legame con un giovane condannato per terrorismo

Le indagini, coordinate dalla Procura di Brescia e condotte dalle Digos di Brescia, Genova e Mantova, sono partite dall’analisi di un’inchiesta precedente che aveva portato alla condanna definitiva di un giovane per partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo. Secondo gli investigatori, proprio il 37enne arrestato oggi lo avrebbe indottrinato, conquistandone la fiducia e proponendosi come guida spirituale.

Dalle conversazioni ricostruite emerge come l’uomo spingesse il ragazzo a studiare testi di autori legati ad Al Qaeda e al pensiero dello Stato Islamico, tra cui Sayyid Qutb, considerato uno degli ideologi del radicalismo islamico. L’indagato avrebbe fornito materiale religioso e si sarebbe offerto di inviargli libri per approfondire la dottrina jihadista.

 

Sullo smartphone video di addestramenti militari e propaganda

L’analisi del suo telefono ha fatto emergere un interesse per video di addestramento militare: esercitazioni con armi lunghe, passaggi a pistole e tecniche di copertura tattica. Elementi che, insieme al possesso di materiale propagandistico e all’attività di proselitismo, hanno rafforzato l’ipotesi accusatoria. Nel corso dell’operazione sono state effettuate anche due perquisizioni a carico di persone che avevano rapporti con l’indagato. L’uomo si trova ora ai domiciliari, in attesa delle decisioni dell’autorità giudiziaria.

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