Trapianto di rene da donatrice "samaritana": prima volta in Italia
Ha donato un suo rene con un gesto di grandissima generosità ed umanità che ha permesso a ben sei persone di ricominciare una nuova vita. Protagonista una donna di Pavia che non era a conoscenza dell'identità delle persone che avrebbero beneficiato della sua scelta. L'evento è stato coordinato dal centro nazionale trapianti diretto da Alessandro Nanni Costa e ha coinvolto quattro ospedale tra Pavia, Siena, Milano e Pisa, con undici squadre e 150 tra chirurghi, anestesisti, rianimatori impegnati dalle 8.30 di martedì 7 aprile sino alle prime ore di venerdì. Il rene della "samaritana" è stato donato ad una donna di Siena e questo ha potuto innescare una catena di prelievi e trapianti tra cinque diverse coppie di fratelli e sorelle e mariti e mogli, idonei al trapianto da vivente ma con reciproche incompatibilità immunologiche o derivate dal gruppo sanguigno. E' la prima volta che in Italia si verifica un evento del genere, con una complessa rete di trapianti incrociati di rene da donatori viventi innescato dal gesto disinteressato di un primo donatore.