Milano
Ue, l'allarme di Guidesi (Lombardia): "A rischio la funzionalità delle Regioni e la crescita economica"
La Lombardia lancia l'allarme sulla gestione dei fondi europei: "Se la conduzione diventa statale, si rischia l'inefficacia delle misure ed una ripartizione iniqua"

Ue, l'allarme di Guidesi (Lombardia): "A rischio la funzionalità delle Regioni e la crescita economica"
“Se i fondi europei di coesione dovessero realmente passare da una gestione regionale ad una centralizzata da parte dello Stato verrebbe decretata la fine delle Regioni e soprattutto ci sarebbe un freno alla crescita economica nazionale, basti pensare l’incidenza della Lombardia sul pil nazionale. É l’allarme lanciato dall’assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia Guido Guidesi in merito alla riforma dei finanziamenti europei, oggi, destinati direttamente alle Regioni.
Il nodo del contendere sta nella prossima programmazione del bilancio pluriennale europeo 2028-2034, che la Commissione dovrebbe presentare ufficialmente a metà luglio e su cui sono cominciate le prime discussioni. Un terzo del bilancio comunitario è ad oggi rappresentato dai fondi di coesione, che Bruxelles assegna alle Regioni. Una cifra già destinata a ridursi per effetto dell’allargamento e che potrebbe essere ulteriormente tagliata per finanziare la difesa europea. Ma il vero tema che preoccupa la Lombardia, e con lei la gran parte delle regioni europee piú produttive, è la gestione di quei fondi: vale a dire che si passi da una gestione regionale ad un Piano nazionale per ogni Stato membro che provvederebbe poi alla ripartizione sul modello del Pnrr.
Guidesi: "Una governance nazionale provocherebbe il freno alle economie delle Regioni"
“Una governance diversa, quindi nazionale, provocherebbe il freno alle economie delle Regioni più produttive ed ai servizi rivolti ai cittadini. Per esempio per la sola Lombardia significa il venir meno di specifici supporti a oltre 900mila partite iva. Se il paese non vuole fare a meno delle influenze positive economiche delle Regioni più produttive, come la Lombardia, deve permettere a queste stesse regioni di continuare ad incidere sulla crescita, sull’innovazione, e questo oggi accade grazie alle risorse europee gestite delle Regioni. Se questo non dovesse più accadere è chiaro che si frenerebbe la Lombardia e quindi si frenerebbe tutta l’Italia”, conclude il responsabile lombardo dello Sviluppo Economico.