A- A+
Milano
Uggetti? Beati coloro che credono nella giustizia perché saranno giustiziati
Simone Uggetti (LaPresse)

ASCOLTA LA RUBRICA "PINOCCHIO" OGNI GIORNO SU RADIO LOMBARDIA (100.3), IN ONDA ALLE 19.15 DURANTE IL PROGRAMMA DI APPROFONDIMENTO "PANE AL PANE" E IN REPLICA IL GIORNO DOPO ALLE 6.45

Uggetti? Beati coloro che credono nella giustizia perché saranno giustiziati

Avevano ragione quelli che hanno voluto il ripristino della vecchia dizione "La legge è uguale per tutti" nelle aule di tribunale, rispetto alle targhe che Roberto Castelli nel 2002 fece installare in tutte le aule di giustizia ("La giustizia è amministrata in nome del popolo italiano"). La legge è davvero uguale per tutti: e per tutti vale il detto "fine pena mai". Oppure, per dirla con un comico: "Beato chi ha fiducia nella giustizia perché verrà giustiziato". La legge è uguale per tutti i sindaci, e consiglia fortemente di non provare neanche lontanamente a farsi eleggere. Potrebbe scriverci sopra un trattato Simone Uggetti, ex sindaco di Lodi. Arrestato, fatto sfilare in piazza in mezzo al mercato perché tutti vedessero. Condannato a 10 mesi in primo grado (peraltro neppure da scontare) per un appalto sulle piscine scoperte, poi assolto in secondo grado. Ora, sei anni dopo la Cassazione rimanda tutto all'Appello, e si ricomincia. Prevedibilmente, un altro paio d'anni, senza che una città sappia se c'è stata giustizia o ingiustizia, e dunque c'è stata sicuramente ingiustizia: con il paradosso che se Uggetti si fosse fatto i 10 mesi di carcere invece di provare a riabilitare il proprio nome tutto quest'incubo giudiziario sarebbe alle spalle. Insomma: arrenditi, e ti risparmieremo la tortura.

Politica e giustizia: i casi di Dontana, della sindaca di Crema e...

La legge è uguale per tutti, ed è lenta per tutti. Ci è voluto un anno per dire che la sindaca di Crema non era responsabile sul fatto che un bambino si era schiacciato le mani nella porta di uno stabile scolastico. Ci è voluto un anno per le archiviazioni sui conti in Svizzera di Fontana, e per l'archiviazione sulla questione del Pio Albergo Trivulzio che tanto fece eccitare Gad Lerner (inutilmente), e pure qualche mese per archiviare il povero Mattia Maestri, paziente zero del Covid che venne indagato per "epidemia colposa". Roba da ridere, anzi, da piangere. Un Paese senza giustizia, o dove giustizia è l'imperativo di "giustiziare", e non un sostantivo nobile quale dovrebbe essere.

La legge è uguale (fa schifo) per tutti

Si torna al punto: non c'è un motivo che sia uno per fare il sindaco. Beppe Sala si è fatto anni e anni dopo Expo, in Tribunale per un reato ridicolo. Dovevano dargli una medaglia. E pure a Christian Malangone, il suo direttore generale. Condannato in primo grado, assolto in secondo. A Massimo Garavaglia, assolto qualche settimana fa, è venuto un infarto per una storia di appalti e croci di primo soccorso. Non era vero niente. E pure all'ex plenipotenziario di Berlusconi, Mario Mantovani, ora in Fratelli d'Italia: anche lui carcere, condanna in primo grado, assoluzione nel secondo. Per Uggetti sono andati addirittura oltre: dopo l'assoluzione un bel ricorso in Cassazione e si torna al via. Sei anni dopo, ancora al punto di partenza. Ma in Italia è così: la legge è uguale per tutti. E per tutti, più o meno, fa davvero schifo.

fabio.massa@affaritaliani.it

 

Leggi anche: 

" Perrino a Ore14: "Relazione preside-studente? È solo un problema deontologico”

Ucraina, scaffali sempre più vuoti nei supermercati in Italia: che cosa manca

Decreto Ucraina, Dessì: "L'aumento delle spese militari ci sarà, M5S complice"

Commenti
    Tags:
    appellocassazionegiustizialodisimone uggetti






    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.