Milano, l'ex sindaco Pd Uggetti: "Se Sala si fa imporre l'agenda dalla magistratura si torna al 1992" - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 19:23

Milano, l'ex sindaco Pd Uggetti: "Se Sala si fa imporre l'agenda dalla magistratura si torna al 1992"

L'ex sindaco Pd di Lodi Simone Uggetti, arrestato con l'accusa di turbativa d'asta e assolto dopo sette anni, manifesta la sua vicinanza a Sala. E attacca: "Vedo tanto opportunismo, esterrefatto da La Russa". L'intervista

di Nicolo Rubeis

L'ex sindaco Pd Uggetti: "Inchiesta urbanistica, dem timidi. Esterreffatto da La Russa"

"Sento parlare di garantismo da tutte le parti ma vedo grandi speculazioni e tanto opportunismo…" osserva l'ex sindaco Pd di Lodi Simone Uggetti leggendo i vari commenti dopo i recenti sviluppi giudiziari sull'urbanistica milanese, con anche il sindaco Beppe Sala che risulta tra gli indagati. La storia di Uggetti può essere d'esempio: nel 2016 fu arrestato con l'accusa di aver favorito una società privata nella gestione di due piscine comunali. Dopo sette anni è stato definitivamente prosciolto.

"Garantisti lo si è soprattutto con gli avversari politici, troppo facile esserlo con i propri rappresentanti. Ignazio La Russa nell'indagine su suo figlio ha avuto un atteggiamento completamente diverso" prosegue Uggetti, che non risparmia qualche critica anche al centrosinistra per la "timidezza silente" del Pd e per la "velocità supersonica" con cui i 5Stelle hanno chiesto le dimissioni. Ad ogni modo "mi sembra un'inchiesta dai tratti molto politici. Sala ci è già passato con Expo, che è stato un successo anche grazie a lui. Deve andare avanti". L'intervista

Uggetti, anche questa volta la politica ha predicato bene e razzolato male?

Sono rimasto esterrefatto, per esempio, dalle dichiarazioni del presidente del Senato Ignazio La Russa. Forse non se lo ricorda, ma la sua è chiamata la seconda carica dello Stato. Forse dovrebbe avere il buongusto di astenersi da considerazioni politiche su un tema così 'in progress'. Dice che la giustizia non va ostacolata, ma quando c'è stata la vicenda che riguardava suo figlio ha avuto un atteggiamento diverso. Poi vedo che la Lega ha fatto la stessa operazione proclamando garantismo ma solo in determinate situazioni. Mi ha fatto piacere leggere la posizione dell'ex sindaco Gabriele Albertini e del governatore Attilio Fontana, che conosce certe cose perché ha subito dei procedimenti importanti, poi archiviati, carichi di un'evidente leggerezza nelle accuse. 

E per quanto riguarda il centrosinistra?

Vedo una timidezza silente del Pd. Mentre invece non mi ha stupito l'atteggiamento di Giuseppe Conte che è intervenuto con una velocità supersonica. Eppure spesso abbiamo ascoltato profondi silenzi sulle sue posizioni per esempio in politica estera. Penso all'Ucraina e al rapporto con Putin, su cui non ha mai provato ad articolare un pensiero. Una parte della politica che ha vissuto i 30 anni di antiberlusconismo, pensa ancora che un avviso di garanzia sia un avviso di colpevolezza. Ho espresso privatamente - e ora lo faccio pubblicamente - la mia vicinanza a Sala. Lo conosco come una persona onesta e non credo proprio che abbia commesso quei reati. 

Come si esce da questa situazione?

Se ne esce con una presa di responsabilità da parte della politica, che è quella che detta le norme. Provo un grosso sconcerto davanti alla gestione di questa situazione. Visto che sono migliaia i pubblici amministratori che hanno avuto un procedimento e poi sono stati assolti, io credo che bisogna avere il coraggio di dire che la magistratura deve fare il suo lavoro ma che la politica deve guardare con distacco a queste vicende.

Sala deve andare avanti?

Sala ci è già passato con Expo, che è stato un successo internazionale grazie anche a lui. Milano è una città che è un faro in Italia, ha alcuni problemi ma non conosco città che non ne abbiano. Lui ha avuto il mandato dai cittadini. Se poi ci si fa imporre l'agenda dalla magistratura vuol dire che siamo ancora fermi al 1992. 

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