Urbanistica: il Comune di Milano chiede 1,3 milioni per i mancati oneri delle Park Towers - Affaritaliani.it

Milano

Urbanistica: il Comune di Milano chiede 1,3 milioni per i mancati oneri delle Park Towers

Bluestone non avrebbe versate le somme in relazione alla costruzione del complesso immobiliare Park Towers: due torri di 81 e 59 metri più un terzo edificio, al centro di una inchiesta penale per presunti abusi edilizi

di redazione

Urbanistica: il Comune di Milano chiede 1,3 milioni per i mancati oneri delle Park Towers

Il Comune di Milano ha richiesto circa 1,3 milioni di euro alla società Bluestone per oneri di urbanizzazione non versati in relazione alla costruzione del complesso immobiliare Park Towers, in via Crescenzago 105. Lo riferisce LaPresse. Si tratta di due torri da 81 e 59 metri, più un terzo edificio, al centro di un'inchiesta penale che vede imputati costruttori e progettisti per presunti abusi edilizi e falsi documentali.

Il progetto, affacciato sul Parco Lambro, è uno dei primi finiti sotto la lente della Procura nell’ambito di oltre venti indagini avviate su presunte violazioni delle normative urbanistiche ed edilizie, con particolare attenzione agli sconti applicati sugli oneri dovuti per compensare l’aumento del carico urbanistico (fino a 339 nuovi abitanti potenziali nella zona).

A gennaio 2024, la giudice per le indagini preliminari Daniela Cardamone ha respinto la richiesta di sequestro degli immobili, pur riconoscendo la fondatezza dell’impianto accusatorio, per non danneggiare gli acquirenti che avevano già firmato contratti preliminari o rogiti.

Le contestazioni della Corte dei Conti lombarda

Sul fronte contabile, la Procura regionale della Corte dei Conti della Lombardia contesta un danno erariale da 321mila euro a carico di tre funzionari dello Sportello unico edilizia del Comune di Milano che seguirono la pratica. In ambito penale, i pm Filippini, Petruzzella, Clerici e Siciliano contestano alla società Bluestone delle "monetizzazioni" sottostimate: somme dovute all'amministrazione in sostituzione della cessione di aree per servizi pubblici, che per legge devono essere commisurate al vantaggio economico ottenuto.

Nel caso delle Park Towers, la monetizzazione sarebbe stata pari a 240 euro al metro quadrato, troppo poco secondo l’accusa, che stima un vantaggio indebito di 4,7 milioni di euro. L'escamotage, secondo i pm, sarebbe consistito nel classificare l’intervento come "ristrutturazione edilizia" di un modesto edificio industriale, anziché come "nuova costruzione", autorizzandolo con una Scia alternativa al permesso di costruire, eludendo così l’obbligo di dotare l’area di opere e servizi, anche in zona già urbanizzata.

Durante l’udienza preliminare dello scorso 13 maggio, le difese dei costruttori, dei progettisti e dei funzionari comunali hanno contestato i calcoli e le accuse. Secondo l’avvocato Fabio Todarello, che rappresenta l’architetto Sergio Asti, se Bluestone Crescenzago Srl avesse seguito l’interpretazione dei pubblici ministeri avrebbe addirittura risparmiato circa 300mila euro, e non pagato di più, come sostenuto dall’accusa. La decisione sul rinvio a giudizio è attesa per il prossimo 19 giugno. Contattata da LaPresse, la società Bluestone al momento non ha rilasciato dichiarazioni.
    


 

 








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