Milano
Urbanistica, la Procura fa appello sull'ex Pirellino: "Marinoni cedette a pressioni politiche per mantenere potere"
I pm sottolineano come l’ex presidente della Commissione Paesaggio abbia modificato il parere sul progetto Pirellino per salvaguardare i legami con assessore e sindaco

La Procura di Milano presenta appello contro il gip che aveva escluso l’induzione indebita nell’inchiesta urbanistica sull’ex Pirellino. Secondo i pm, l’ex presidente della Commissione Paesaggio Marinoni ha ceduto a pressioni politiche per non perdere la sua posizione di potere, modificando il parere sul progetto. La vicenda coinvolge anche l’ex assessore Tancredi, l’imprenditore Catella, l’architetto Boeri e il sindaco Sala.
Urbanistica, la Procura di Milano fa appello: "Marinoni cedette a pressioni politiche per mantenere potere"
L’inchiesta milanese sull’urbanistica torna al centro dell’attenzione con il ricorso presentato dalla Procura al Tribunale del Riesame. Al centro del contenzioso c’è il progetto ex Pirellino, per il quale erano stati contestati a più indagati – tra cui l’ex assessore Giancarlo Tancredi, l’imprenditore Manfredi Catella, l’architetto Stefano Boeri e l’ex presidente della Commissione Paesaggio Giuseppe Marinoni – reati legati a induzione indebita e corruzione.
Il gip e la decisione sull’induzione indebita
Il giudice per le indagini preliminari, Mattia Fiorentini, aveva rigettato la contestazione dell’induzione indebita per Marinoni, sostenendo che, sebbene ci fossero pressioni da parte di Tancredi e del sindaco Sala, non si riscontrava alcuna “utilità diretta” o vantaggio personale per l’ex presidente della commissione. Il parere amministrativo sulla riqualificazione dell’ex Pirellino era quindi stato ritenuto legittimo.
La Procura: interesse di Marinoni a mantenere il potere
Contrariamente al gip, la Procura sottolinea nel ricorso che Marinoni avrebbe agito per “debito di riconoscenza” verso l’assessore e il sindaco, modificando il suo parere per non compromettere i rapporti con la politica che gli avevano assicurato il suo ruolo di potere all’interno della commissione. Questo interesse a conservare la posizione è definito un’“acquiescenza” alle richieste indebite, sufficiente a configurare il reato di induzione indebita.
Conferma nonostante le indagini
A riprova di questa fedeltà politica, la Procura evidenzia che Marinoni è stato riconfermato nel suo incarico fino alla fine del mandato, il 31 dicembre 2024, nonostante fosse già indagato nell’ambito dell’inchiesta e fosse stato oggetto di un sequestro del telefono. L’Amministrazione comunale era a conoscenza di queste circostanze, ma ha scelto di mantenere la sua posizione.
Le chat e le prove della pressione
Tra i documenti chiave a sostegno del ricorso ci sono chat che rivelano come Tancredi avesse sollecitato Marinoni a esprimere un parere favorevole condizionato sul progetto Pirellino, sottolineando l’importanza politica di tale decisione per evitare attacchi personali e mantenere gli equilibri con l’imprenditore Catella e l’architetto Boeri.