Urbanistica a Milano: la Procura batte la pista dei bonifici per la campagna elettorale di Sala - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 10:03

Urbanistica a Milano: la Procura batte la pista dei bonifici per la campagna elettorale di Sala

Spunta una memoria integrativa della Procura che accusa un sistema occulto di varianti su misura per i privati. Sei indagati, tra cui Tancredi e Catella, saranno ascoltati il 23 luglio. La pista: alcuni fondi legati a Bluestone confluiti per la campagna e

di Giorgio d'Enrico

A una settimana dall'inchiesta sull’urbanistica milanese, la Procura deposita una memoria integrativa: nel mirino il ricorso "disinvolto" agli accordi di programma per favorire progetti privati, come piazzale Loreto e il Villaggio olimpico. Spuntano bonifici sospetti da 6,5 milioni e accuse di “pgt ombra”. Mercoledì 23 luglio previsti gli interrogatori di Tancredi, Marinoni, Catella e altri quattro indagati. Il gip dovrà decidere sulle misure cautelari.

Urbanistica Milano, la Procura rilancia: “Sistema deviato, interesse pubblico svilito”

La Procura di Milano ha depositato una memoria integrativa nel filone giudiziario che indaga su un presunto “sistema urbanistico edilizio deviato” ai danni della città. Il documento, firmato dai pm Marina Petruzzella, Paolo Filippini e Mauro Clerici con l’aggiunta Tiziana Siciliano, accompagna la richiesta di misure cautelari per sei persone, tra cui l’ex assessore all’Urbanistica Giancarlo Tancredi e Giuseppe Marinoni, ex presidente della Commissione Paesaggio. Nell’atto si contesta un uso “disinvolto” degli accordi di programma per concedere aree pubbliche a soggetti privati, aggirando il principio dell’interesse collettivo.

Nel mirino le varianti urbanistiche: da Loreto al Villaggio olimpico

Secondo la Procura, sarebbe stato attuato un vasto sistema di varianti urbanistiche “particolari”, spesso su richiesta diretta dei privati. Tra i progetti citati nella memoria: la riqualificazione di piazzale Loreto affidata al gruppo Nhood, lo sviluppo dello scalo di Porta Romana per il Villaggio olimpico e la rigenerazione di ex caserme. Gli inquirenti ritengono che le modalità di approvazione, spesso tramite verbali dai contenuti “arzigogolati”, avessero l’obiettivo di giustificare interventi già decisi altrove. In questo contesto, emergono legami stretti tra membri della Commissione e operatori immobiliari.

Bonifici sospetti e finanziamenti elettorali: 6,5 milioni senza causale

Una delle piste più delicate riguarda i flussi finanziari. Oltre a bonifici sospetti destinati a Marinoni, sono stati individuati versamenti per 6,5 milioni su conti legati al gruppo Bluestone e al suo patron Andrea Bezziccheri, senza causale o con motivazioni criptiche. Alcuni fondi – attualmente sotto esame – sarebbero anche confluiti nella campagna elettorale del sindaco Beppe Sala. Per la Procura, si tratta di movimenti che alimentano il sospetto di un sistema corruttivo fondato sullo scambio tra favori istituzionali e vantaggi economici.

Il “Pgt ombra” e i nove nodi della speculazione

Particolarmente inquietante, secondo i magistrati, è l’ipotesi dell’esistenza di un “Pgt ombra”: un piano parallelo di gestione urbanistica che avrebbe trasformato nove zone periferiche della città – i cosiddetti “nodi” – in terreno fertile per la speculazione edilizia. Un foglio Excel con versamenti per 55mila euro sarebbe, per la Procura, “la prova documentale del prezzo della corruzione”. Al centro del presunto meccanismo: consulenze opache, incarichi incrociati e pressioni politiche, anche ai vertici comunali, per accelerare iter e approvazioni.

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Milano, gli interrogatori del 23 luglio: gli indagati pronti a rispondere

Mercoledì 23 luglio, il gip Mattia Fiorentini sentirà tutti e sei gli indagati, in una maratona di interrogatori dalle 9.45 alle 17. Attesi davanti al giudice, oltre a Tancredi e Marinoni, anche il vice di quest’ultimo Alessandro Scandurra, gli imprenditori Andrea Bezziccheri e Federico Pella, e Manfredi Catella, presidente di Coima. La maggior parte intende rispondere punto per punto e depositare memorie difensive. Si prevedono repliche ferme: dai funzionari pubblici che rivendicano trasparenza, fino agli imprenditori che respingono ogni accusa di illecito.

Le prossime mosse del gip: tra custodia e misure alternative

Dopo gli interrogatori, il giudice si riserverà di decidere sulla convalida delle richieste di custodia cautelare. In caso di rigetto, potrà optare per misure alternative. La Procura, a sua volta, potrà scegliere se impugnare l’eventuale ordinanza o proseguire con l’azione in giudizio. Una decisione, dunque, è attesa nei prossimi giorni, forse già entro fine mese.

Pella lascia ogni carica all'interno di J+S

L'architetto Federico Pella, per cui la procura di Milano ha chiesto l'arresto nell'ambito delle indagini sull'urbanistica, ha rassegnato le dimissioni da ogni carica sociale e operativa nella società di ingegneria J+S che, in una nota, si dichiara "del tutto estranea ai fatti oggetto di indagine" e afferma "l'assoluta correttezza" del suo operato, "costantemente improntato al rispetto della legalità". Difesa dal professor Luca Lupària Donati, la società "ha rafforzato competenze e poteri dell'Organismo di Vigilanza interno", in coerenza con un modello gestionale improntato all'integrità e alla massima trasparenza".  J+S, che "ripone piena fiducia nell'Autorità Giudiziaria per una celere definizione della vicenda", "continuerà a prestare la massima collaborazione alle Autorità inquirenti, nella ferma convinzione che l'integrità della Società e la correttezza della propria condotta emergeranno nel corso del procedimento". Le sue divisioni, conclude la società nella nota, restano pienamente operative, "forte di una struttura tecnica autonoma e di una cultura aziendale fondata sulla responsabilità e sulla legalità"

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