Urbanistica, Rocca (FdI): "Escludo che il sindaco potesse essere all'oscuro di tutto" - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 15:42

Urbanistica, Rocca (FdI): "Escludo che il sindaco potesse essere all'oscuro di tutto"

Il consigliere milanese di Fratelli d'Italia Francesco Rocca commenta la nuova indagine sull'urbanistica: "Una gestione opaca ha reso Milano invivibile per famiglie e giovani"

di Matteo Respinti

Urbanistica Milano, Rocca (FdI): "Escludo che il sindaco potesse essere all'oscuro di tutto"

Dopo la richiesta di custodia cautelare per Giancarlo Tancredi, assessore alla Rigenerazione urbana e figura centrale della giunta Sala, Fratelli d’Italia alza il tiro e chiede le dimissioni del sindaco. Il consigliere comunale Francesco Rocca non ha dubbi: “Sala non può dirsi all’oscuro. L’inchiesta giudiziaria si intreccia con una gestione urbanistica opaca che ha reso Milano invivibile per famiglie e giovani”. Il caso San Siro è il simbolo del fallimento politico, secondo FdI, che accusa la maggioranza di governare “nelle segrete stanze” e di aver ignorato sistematicamente le richieste di confronto in Aula: “Abbiamo usato tutti gli strumenti istituzionali, ma ci hanno trattati da fascisti”. E ora, con una giunta divisa sul destino dello stadio, Rocca chiede un cambio di rotta: “Serve trasparenza, visione e rispetto per il Consiglio comunale”. L’intervista di Affaritaliani.it Milano.

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La Procura ha chiesto, tra gli altri, la custodia cautelare per l’assessore Giancarlo Tancredi, figura chiave della giunta Sala. Fratelli d’Italia ha chiesto le dimissioni del sindaco: ritenete che Sala abbia responsabilità politiche dirette?
Il Sindaco non può essere all’oscuro di tutto, lo escludo. Le ultime vicende giudiziarie hanno coinvolto un Assessore in carica della Giunta Sala. Questa situazione va a braccetto con l’aumento della disuguaglianza sociale in città e con un mercato immobiliare sempre più inaccessibile: le famiglie e i giovani fuggono da Milano. La sinistra milanese ha ignorato l’allarme, preferendo la narrazione di una città solo per pochi privilegiati.

In Consiglio comunale avete più volte chiesto chiarimenti sulla gestione urbanistica, anche con proteste in Aula. Ritenete che il Consiglio sia stato messo da parte in questi anni?
In Consiglio comunale chiediamo da mesi chiarezza sulla vicenda. Abbiamo più volte chiesto al Sindaco e all’Assessore competente di riferire in Aula: quando l’abbiamo fatto bloccando i lavori di una seduta del Consiglio, il Sindaco non solo non ha risposto, ma ci ha accusato di essere fascisti. Proteste, interrogazioni, domande a risposta immediata: abbiamo utilizzato tutti gli strumenti istituzionali per chiedere chiarezza ai protagonisti, nella sede più opportuna, che è il Consiglio comunale. Ma questa sede è stata snobbata in tutto questo tempo. Ora guardiamo avanti, chiediamo le dimissioni del Sindaco Sala e della sua Giunta.

Il caso San Siro è ancora aperto: il TAR ha respinto la sospensiva sul vincolo, ma la Procura continua a indagare. Questa inchiesta urbanistica sarà la pietra tombale sul progetto?
Il caso San Siro è emblematico. Lo stallo in cui si trova la questione evidenzia la mancanza di pragmatismo e di ascolto del territorio che caratterizzano la Giunta Sala e la sinistra milanese. La responsabilità è politica. Non si può più nascondere il fallimento di una gestione che ha escluso i cittadini e i loro rappresentanti dalle scelte fondamentali per la città.

Il Comune sostiene che la vendita dello stadio porterà benefici economici e sviluppo urbano. Qual è invece la visione di Fratelli d’Italia sul futuro di San Siro e del quartiere?
La maggioranza che governa Milano è già spaccata sulla vendita dello stadio: frizioni, attriti e dichiarazioni pubbliche dimostrano che non hanno una visione comune. San Siro merita rispetto, e la questione va affrontata con concretezza, coinvolgendo tutti gli attori interessati, a partire dai cittadini e dal Consiglio comunale. Non si può trattare un tema così importante per la città nelle segrete stanze di qualche ufficio e con comunicati stampa. Serve trasparenza, visione e confronto vero.
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