Vanessa Camani (Pd) a DNE 2025: “Lavoro, in questi anni si sono amplificate le disuguaglianze" - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 13:54

Vanessa Camani (Pd) a DNE 2025: “Lavoro, in questi anni si sono amplificate le disuguaglianze"

La capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale richiama la necessità di politiche attive più efficaci e di una formazione continua per colmare il divario tra imprese e lavoratori.

Giorgio d'Enrico

Vanessa Camani (Pd) a DNE 2025: “Lavoro, in questi anni si sono amplificate le disuguaglianze"

Durante l'evento Direzione Nordest, tenutosi il 20 ottobre a Padova, Vanessa Camani, consigliera regionale e capogruppo del Partito Democratico in Veneto, ha posto al centro del dibattito il tema del lavoro come motore di sviluppo e coesione sociale, sottolineando le carenze strutturali delle politiche regionali e la necessità di una strategia a lungo termine sulle competenze e sulla qualità dell’occupazione. Ecco le sue parole.

“Precarizzazione e situazioni di svantaggio colpiscono donne e giovani”

“Mi sono concentrata sul tema del lavoro perché lo considero una leva strategica — non solo per l’emancipazione individuale, ma anche per costruire le condizioni di uno sviluppo produttivo diffuso, equo e sostenibile,” ha dichiarato Camani. “Purtroppo in questi anni, nel mercato del lavoro, si è fatto gran poco: si sono anzi amplificate le diseguaglianze, a partire dal lavoro povero, dalla precarizzazione e da situazioni di svantaggio che colpiscono soprattutto donne e giovani.

La consigliera ha sottolineato come l’assenza di un piano coerente di politiche attive abbia accentuato i divari sociali e territoriali: “Il lavoro dovrebbe essere lo strumento principale per dare dignità e stabilità alle persone. Invece troppe misure si sono limitate a rispondere alle emergenze, senza costruire un vero modello di crescita sostenibile.”

“Esportiamo giovani qualificati e importiamo manodopera non specializzata: una contraddizione da superare”

Affrontando il tema della carenza di profili qualificati nelle imprese, Camani ha evidenziato una delle principali criticità del sistema veneto. “Il Veneto vive una grande contraddizione: esportiamo giovani competenti e altamente qualificati, ma importiamo lavoratori a bassa professionalizzazione. Questo squilibrio dimostra che le politiche attive per il lavoro e la formazione sono state del tutto inadeguate.”

La consigliera ha richiamato la necessità di un cambio di passo deciso: “Bisogna agire su due fronti. Da un lato, sostenere le imprese — anche le più piccole — perché investano nel capitale umano, nella professionalizzazione e nella crescita delle competenze. Dall’altro, mettere finalmente in campo un sistema vero e continuativo di formazione, capace di accompagnare le lavoratrici e i lavoratori per tutta la vita professionale.”          

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