Milano
San Siro, vertice per testare la compattezza del Pd. E a Palazzo Marino arriva la diffida: "Il vincolo scatta l'11 settembre"
Oggi la riunione con la vicesindaca di Milano Anna Scavuzzo per convincere tutto il Pd a sostenere la vendita del Meazza. Sullo sfondo le controverse chat recentemente rese pubbliche dell'ex assessore Tancredi

San Siro
La maggioranza di centrosinistra a Milano si prepara a una riunione decisiva sul futuro di San Siro. La vicesindaca Anna Scavuzzo, con Filippo Barberis e l’avvocato Alberto Toffoletti, proverà a convincere i consiglieri Pd a votare la delibera per la vendita del Meazza a Milan e Inter, preludio alla demolizione e alla costruzione di un nuovo stadio con annessa operazione immobiliare. Ma la fronda interna è forte e il clima non è sereno. Nelle chat tra Tancredi e Malangone Giungi definito "psicotico"
Vendita San Siro, oggi l'incontro a Palazzo Marino per testare la compattezza del Pd
Oggi a Palazzo Marino si terrà la riunione con la vicesindaca Anna Scavuzzo, affiancata dall’avvocato Alberto Toffoletti e dal capo di gabinetto Filippo Barberis. L’obiettivo è convincere i consiglieri Pd a sostenere la delibera che avvierà la vendita del Meazza a Milan e Inter, operazione che prevede la demolizione dello stadio e la costruzione di un nuovo impianto, con annessi grattacieli, uffici, un albergo e un centro commerciale. Una partita logorante e che rischia di spaccare la maggioranza di centrosinistra.
I segnali di dissenso sono già stati ufficializzati. I consiglieri verdi Carlo Monguzzi, Tommaso Gorini e Francesca Cucchiara hanno annunciato voto contrario, così come Alessandro Giungi e Rosario Pantaleo (Pd) ed Enrico Fedrighini (Lista Sala). Perplessi sarebbero anche alcuni esponenti della lista Sala, tra cui Marco Fumagalli e Angelo Turco, che hanno firmato un documento critico. Il rischio, per la giunta, è di non avere i numeri sufficienti in Consiglio comunale.
San Siro, le intercettazioni di Tancredi, le critiche a Giungi e lo schema di vendita a Milan e Inter
Il clima si è ulteriormente appesantito dopo la pubblicazione delle chat tra l’ex assessore Giancarlo Tancredi e il direttore generale Christian Malangone, agli atti dell’inchiesta urbanistica. Dalle conversazioni emergono riferimenti a riunioni con manager di Milan e Inter e valutazioni politiche interne. Particolarmente spinoso un passaggio con cui Giungi viene bollato come "il solito psicotico", come riporta La Verità.
Nelle chat si discute nei dettagli anche il potenziale contratto di compravendita del Meazza, come non è mai avvenuto in consiglio comunale: cessione a 93 milioni, ridotti però di 80 milioni di costi di demolizione, per un saldo reale di 13 milioni, a cui aggiungere un canone annuo di 4 milioni per 61 anni. Un’operazione complessiva da 257 milioni che, oltre alla vendita del Meazza, prevede anche la cessione dei diritti volumetrici e la possibilità di edificare sull’area della Maura, parte del Parco Sud. Ma questi ragionamenti restano sulla carta, spazzati via o quantomeno congelati dall'inchiesta sull'urbanistica che ha portato alle dimissioni di Tancredi.
La missiva di diffida in Comune: "Il vincolo scatta l'11 settembre"
E nella mattinata di oggi è giunta al Comune di Milano e ad altri enti una lettera dell'avvocata Veronica Dini, per conto del Comitato promotore del 'Referendum per San Siro', in cui si diffida l'amministrazione comunale "dal procedere alla vendita dello Stadio Meazza" poichè già a partire dal prossimo 11 settembre "anche il secondo anello dello Stadio San Siro risulterà senz'altro sottoposto a vincolo architettonico e non potrà essere alienato in assenza della verifica di interesse culturale". La missiva chiede anche al Ministero della Cultura "di vigilare sulla correttezza dell'operato degli Uffici coinvolti, al fine di scongiurare la commissione di un atto amministrativo illegittimo e il perfezionamento di una vendita che sarebbe insanabilmente nulla e che, oltretutto, esporrebbe il Comune a un rilevante danno erariale e la città tutta alla perdita di un bene pubblico di estrema importanza".