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Milano
Via Corelli, allarme di Majorino: 'Situazione grave, tema con Renzi'
Pierfrancesco Majorino

"Questo di stamani al centro di via Corelli, come altri, sono tutti segnali che la situazione è grave. Domani ne parleremo con il premier Matteo Renzi". Così l'assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino, in via Corelli per verificare la situazione al centro di accoglienza dove stamani si è avuta la protesta di un gruppo di profughi.

L'iniziativa, spiega, ha riguardato una quarantina di migranti, sui 440 ospitati in via Corelli, e ha riguardato soprattutto "i tempi di attesa oggi lunghissimi per il riconoscimento del loro status. La rivolta si è conclusa senza incidenti o danneggiamenti e gli operatori hanno gestito il tutto con molta attenzione"

Milano, Sardone(Fi): via Corelli segno incapacità Comune-governo
"L'occupazione, da parte dei migranti, delle palazzine del centro profughi di via Corelli rilancia, per l'ennesima volta, l'imbarazzante incapacità di governo e Comune, dello stesso colore politico, di gestire l'emergenza immigrazione". Lo ha scritto in una nota Silvia Sardone, consigliere comunale di Forza Italia. "E' scandaloso che queste azioni di protesta siano sempre più numerose con i migranti che, con il passare del tempo, si sentono ancor più 'legittimati' a queste proteste. Il governo, ostaggio del buonismo, si conferma incapace di creare una strategia adeguata per gestire l'accoglienza, senza riuscire tra l'altro a intervenire su aspetti essenziali come le lungaggini burocratiche sulle richieste d'asilo e sui reimpatri dei migranti economici" ha aggiunto. "Sbaglia Majorino a sminuire l'accaduto per continuare a sostenere la sua visione dell'accoglienza a tutti i costi, i milanesi sono stufi di questo atteggiamento ideologico verso l'emergenza che non considera le conseguenze negative di un'invasione non arginata: il degrado e l'aumento della criminalità, in città, sono sotto gli occhi di tutti e queste violenze, anche nei centri profughi, delineano una situazione che non può più essere affrontata solo con la propaganda. E' incredibile che l'assessore, dopo anni di lamentele, riesca solamente a dire 'Domani ne parlerò con Renzi' dimostrando l'incapacità del Comune di farsi sentire dal governo amico" ha aggiunto.

"Non è accettabile che il Comune continui, pateticamente, a sventolare la 'bandiera bianca' di fronte al trattamento a cui il governo di sinistra costringe Milano. Risulta, inoltre, sconcertante il silenzio di Sala che, da renziano doc, impone a Milano spettacoli penosi di degrado e accoglienza non dignitosa, pur di non urtare la sensibilità del premier che lo ha voluto, fortemente, in città" ha concluso.

"Il ministro degli Interni emani subito un decreto di espulsione immediata per tutti gli immigrati richiedenti asilo che stamattina a Milano si sono rivoltati, occupando le strutture del Cie di via Corelli, per protestare contro la qualita' dei pasti a loro dire non all'altezza dei loro palati e per le lungaggini burocratiche per l'esame delle loro domande". Lo dichiara Paolo Grimoldi, deputato della Lega Nord e segretario della Lega lombarda. "Oggi a rivoltarsi sono state poche decine di immigrati e la situazione e' tornata facilmente sotto controllo ma cosa accadra' il giorno che a ribellarsi saranno un migliaio di immigrati pigiati nel campo base di Expo? Al Viminale qualcuno ci ha pensato? Questo episodio - aggiunge Grimoldi - conferma che la situazione a Milano e' fuori controllo, con strutture stracolme e centinaia di immigrati che bivaccano nei pressi della stazione Centrale espletando i loro bisogni fisiologici sui muri della stazione. L'area della stazione di Milano e' ridotta ad una favelas per colpa dell'inefficienza del Governo Renzi e del pessimo ministro Alfano che ogni giorno - conclude - continua a inviare centinaia di immigrati a Milano". 

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